Omaggio a Pavarotti: in Tunisia trionfa la canzone italiana / FOTO

Concerto-evento dell'Orchestra dell'Opera italiana di Parma organizzato da Nicoletta Mantovani e dal console onorario a Firenze Serio Zamperini

Spedizione in Tunisia

Spedizione in Tunisia

El Jem (Tunisia), 10 luglio 2017 - «DOPO dieci anni il nome di Luciano è ancora vivo non solo per me, ma per il mondo: questo commuove e fa riflettere». Nicoletta Mantovani Pavarotti è qui ad accompagnare l’Orchestra dell’Opera Italiana di Parma, formata da giovani musicisti con cui già Big Luciano aveva lavorato. Standing ovation, applausi a scena aperta addirittura durante l’esecuzione: questo e molto altro è stato l’Omaggio a Pavarotti che ha aperto la 32^ edizione del Festival Internazionale di Musica Sinfonica di El Jem, in Tunisia, nello stupendo anfiteatro romano, a metà tra il Colosseo e l’Arena di Verona.

Sul podio il Maestro Paolo Andreoli con un programma di superclassici adorati dal pubblico: dall’Overture di Carmen al Sempre Libera degg’io di Traviata e La Donna è mobile, fino ai grandi classici che rappresentano nel mondo Pavarotti: Mamma, O’ Surdato innamurato, Caruso, Nessun dorma, O Sole mio. Cinquanta giovani musicisti e un pubblico di 3500 persone per un concerto trasmesso in diretta dalla tv di Stato tunisina.

Un’onda di commozione è scesa sull’anfiteatro quando sul maxi schermo dietro l’orchestra correvano le immagini e la voce di Pavarotti in un mix di scene significative della sua carriera. Di questo spettacolo, che è stato un vero trionfo per l’Italia e un evento per la Tunisia – in prima fila ministri e ambasciatori di molti Paesi – va reso assoluto merito al Console onorario generale della Tunisia a Firenze, Gualserio Zamperini per averlo organizzato. Ma anche alla dedizione di Nicoletta Mantovani – che ha annunciato una serata su Pavarotti dall’Arena di Verona, il 6 settembre ripresa da Rai1 – e all’organizzazione di Maria Vittoria Longhi, direttrice dell’Istituto di Cultura Italiano.

Applausi a non finire, si è detto: perchè il programma studiato nei particolari voleva e ha, a tutti gli effetti, ripercorso le più note arie del melodramma italiano e, appunto, le canzoni rese celebri da Big Luciano. Ed è giusto ricordare anche i nomi dei sei freschi, bravissimi e convincenti cantanti della Fondazione Pavarotti che sono i tenori Matteo Desole, Jenish Ysmanov, Matteo Mezzaro: il baritono Biagio Pizzuti; il soprano Elisa Maffi; il mezzo soprano Caterina Piva.

A sorpresa sul palco si è materializzato anche anche il tenore tunisino Hassen Doss per un omaggio inaspettato e fatto col cuore. Il pubblico di El Jem ha seguito il concerto con immensa attenzione, tanto che a un certo punto, a cancelli chiusi, c’è stato pure chi ha protestato perchè non era riuscito ad arrivare in tempo e non era stato fatto entrare. Un programma che ha fatto centro grazie ad arie di opere immortali come il “Nessun dorma” della Turandot di Puccini e “La donna è mobile”, di Verdi hanno aperto il cuore del pubblico che non smetteva di applaudire un concerto durato più di due ore.

Questo concerto, pensato per celebrare il decennale della scomparsa del Maestro, è stato eseguito non a caso in Tunisia, un Paese da lui tanto amato, e ha avuto il patrocinio dei ministeri tunisini della Cultura e del Turismo. Il Festival Internazionale di Musica Sinfonica di El Jem, divenuto nel tempo un appuntamento culturale imprescindibile e punto di riferimento per tutto il Mediterraneo, proseguirà fino al 12 agosto. Infine, dopo gli applausi e i bis telecamere puntate e interviste per Nicoletta Mantovani, i musicisti il il direttore d’orchestra. Con un ringraziamento speciale dal palco al Console onorario generale della Tunisia a Firenze, Gualserio Zamperini che è stato omaggiato con un mazzo di fiori.