L'attrice Geppi Cucciari
Grosseto, 16 febbraio 2017 – La sua ironia mai scontata né volgare punge il sorriso. Geppi Cucciari sarà al teatro Moderno venerdì 16 febbraio alle 21 in “Perfetta”, un monologo che racconta un mese di vita di una donna attraverso le quattro fasi del ciclo femminile. È la prima nazionale dello spettacolo, portato a Grosseto da Ad Arte.
Dalla rabbia premestruale alla gioia ovulatoria?
“Lo spettacolo utilizza come spunto le quattro fasi di 28 comici e disperati giorni della vita di una donna, che ha una propria affettività, un mestiere, ma non ha nome, proprio a indicare che rappresenta ogni donna. Sulla scena vediamo 4 martedì in cui lei fa più o meno le stesse cose ma a seconda della fase ciclica in cui si trova cambia la percezione di ciò che accade”.
Gli uomini sono consapevoli di queste fasi?
“Tutti gli uomini consapevoli della vita lo sono. Lo spettacolo è stato scritto ed è diretto da un uomo, Mattia Torre, sceneggiatore, regista e autore fra l’altro della fortunata serie Boris”.
Non si rischia di stereotipare la donna?
“No, lo spettacolo serve proprio a sfatare il mito per cui la donna è in ostaggio del ciclo, con delle riflessioni tra il comico e il drammatico, per giungere poi a delle conclusioni”.
È vero che fin da bambina voleva diventare attrice?
“Sì, fin da piccola ho sognato di fare questo mestiere. Poi ho iniziato con il cabaret, che è stata la maniera più veloce per salire sul palco. Adesso sono impegnata su più fronti, dalla radio alla tv, ma il desiderio più grande è il teatro, e sono felice di tornarci con un autore che stimo tanto. Questo, di fatto, è il mio primo vero monologo teatrale”.
Com'è stato essere accanto a Roberto Bolle in "Danza con me"?
“Un'emozione incredibile, Bolle è un grande professionista, con l'anima abbinata ai muscoli”.
Di cosa non può fare a meno in tournée?
“Del profumo”.