Firenze, 17 giugno 2014 -  UNA NOTTE di magia. Potremmo titolare così l’evento di ieri sera tra Opera di Firenze, Ponte Santa Trinita, Ponte Vecchio e Arno. Con i fuochi d’artificio e i fumi sull’acqua per aggiungere allo splendore della serata stupore e mistero.

 

Con la grande suspense della pioggia che alla fine ci ha graziato. E su tutto l’emozione fortissima per l’accensione, da parte di Andrea Bocelli che con la sua voce ha reso omaggio a Firenze e ai fiorentini tutti, del Ponte Vecchio, ripulito e reso ancora più bello dal dono che Stefano Ricci e la sua famiglia hanno voluto fare alla città in cui la loro aziende è nata e prospera. «Che bellezza e che emozione», dice il presidente del Centro di Firenze per la Moda Italiana accanto alla moglie Claudia e ai figli Niccolò e Filippo durante la parte clou della soirée alla quale tutta la popolazione dalle case e dai Lungarni ha potuto assistere. Ricci, con la nuova illuminazione del Ponte Vecchio, ideata dall’architetto Claudio Dini con progetto a cura di Silfi, lancia così le celebrazioni per i 60 anni del Centro Moda, prima tappa prestigiosissima e internazionale del programma di avvenimenti di Florence Hometown of Fashion che si concluderà giovedì. E la Moda da Firenze arriva nel mondo con la sua carica creativa e culturale complice la bellezza mozzafiato dei suoi monumenti per tutti il Battistero vestito Emilio Pucci e il Forte di Belvedere che sarà il palcoscenico delle meraviglie di White Renaissance, l’evento di domani organizzato da Ermanno Scervino.

Dopo le melodie italiane intonate da Andrea Bocelli all’Opera e dopo l’introduzione simpatica di un attore famoso come Giancarlo Giannini, tutti sul Ponte Santa Trinita. E per tutti si intendono un po’ più di 300 persone, dislocate poi per la cena su 29 tavoli e un tavolo d’onore con Stefano e Claudia Ricci, il viceministro Carlo Calenda, il prefetto Luigi Varratta, il sindaco Dario Nardella con la moglie Chiara, il presidente della Regione Enrico Rossi con la moglie Laura, Giancarlo Giannini, Andrea Bocelli con la moglie Veronica, Federico Ghizzoni ceo di UniCredit e signora. Poi un pugno di bilionari, in arrivo dal mondo tutti clienti di Stefano Ricci e invitati da lui e arrivati con aerei privati. Tra loro anche Mo Ibrahim. Per la moda ecco Ermanno e Toni Scervino, Agnese Landini Renzi in abito beige firmato Scervino, Lapo Elkann, Franca Sozzani, Giovanna e Leonardo Ferragamo, Cristina e Laudomia Pucci.


Sui tavoli trionfi di ortensie bianche e candele basse, porcellane Ginori e bicchieri di cristalli e posateria d’argento. Guido Guidi con i suoi figli ha curato il menu: raviolino di pecorino primo sale saltato con punte di asparagi, filetto di vitello su purea di sedano rapa, gelato Buontalenti ai frutti di bosco e nei calici vino bianco Cervaro della Sala di Antinori, vino rosso Stefano Ricci, champagne Belle Epoque.

 

Dopo la cena via allo spettacolo magico del gruppo francese Ilotopie che rimanda a fasti di corte e diverte con la 500 che va su e giù sull’Arno come per strada, la donna sulla ruota alta 6 metri, i fuochi e le acrobazie, fino alla visione della Venere che pare proprio ispirata a quella di Botticelli che incanta tutti gli spettatori. Poi al colmo del pathos e dello straordinario ecco Giancarlo Giannini che parla di Firenze e ammalia, ecco Bocelli che canta e nel gran finale la luce nuova di Ponte Vecchio, simbolo mondiale di fiorentinità. E’ stata una serata mondana e assai bella, indimenticabile, sin dal tardo pomeriggio all’Opera di Firenze con tante delle famiglie note della città che hanno applaudito Bocelli: ecco i Folonari, i Fratini, i De Virgilis, i Pinzauti, i Coppini, i Marzotto, Beppe Modenese e Mario Boselli di Camera Moda Milano, i Moretti, i Pecci, i Corneliani, Renato Balestra con la figlia Fabiana, Leandro Gualtieri e Serena Antonelli, Oliva Scaramuzzi, Andrea Cavicchi, Marco Carrai con la fidanzata Francesca Campana, Gaddo della Gherardesca, i Pontello, i Gondi, i Gentile, i Brotini, Bernabò Bocca, i Braccialini.