Firenze, 25 aprile 2014 - DOPO la consacrazione di Renzi one man show al teatro della politica, anche sul palcoscenico musicale più famoso d’Italia irrompe un fiorentino che di spettacolo se ne intende eccome: Carlo Conti. Toccherà a lui infatti condurre il prossimo Festival di Sanremo, missione meno eclatante rispetto a quella del Presidente del Consiglio
ma altrettanto intrigante, perché in fondo anche la kermesse dell’Ariston nel suo piccolo rivela umori, usi e costumi di questo Paese. 

Anzi, per la cronaca c’è chi vede tra le due sfide un legame con nome e cognome: Luigi De Siervo, altro fiorentino doc, vecchio amico di Renzi, ex assessore di Palazzo Vecchio e già dirigente Rai a cui è stata appena affidata la macrodirezione commerciale che riunisce commerciale, appunto, Raitrade, le vendite di Raicinema e del digitale. In attesa, secondo i più maligni, di sedere sulla poltrona di direttore generale al posto di Gubitosi.

SCENARI suggestivi, non c’è dubbio, ma i fatti valgono più delle voci di corridoio. E i fatti dicono che Conti ormai da anni è l’uomo Rai per eccellenza, protagonista assoluto della rete ammiraglia sia nel preserale che in prima serata: da “L’Eredità” a “I migliori anni” per arrivare all’ultimo exploit con “Tale e quale”, un successo di audience
dietro l’altro con ricadute sul piano commerciale grazie agli introiti pubblicitari e ai format rivenduti in mezzo mondo. Non solo. 

Il nome del conduttore era già stato fatto un paio di anni fa e confermato da Giancarlo Leone, anche se solo come ipotesi, all’indomani dell’ultimo flop sanremese firmato dalla coppia Fazio-Littizzetto. Mancava solo l’investitura ufficiale, insomma, e ad annunciarla ieri è stato proprio il direttore di Raiuno alla presentazione di “Si può fare”. «Una volta dissi che avrei cominciato a pensare a Carlo per Sanremo quando fosse stato meno presente a “L’Eredità”, adesso il caso vuole che abbia lasciato il testimone a Fabrizio Frizzi. O forse non è un caso...» le parole di Leone, che ha poi spiegato come si è arrivati a questa decisione. «Ho parlato con Fazio qualche giorno
fa e lui ha ritenuto di non dover più lavorare sul Festival, ma di fare comunque altre cose. Avevo detto che in quel caso la prima scelta sarebbe stata Carlo Conti e infatti l’ho chiamato subito per chiedergli di pensare ad un progetto. C’è ancora molto lavoro da fare, dobbiamo sentire i vertici aziendali e tener presente anche l’appuntamento con la concessionaria della pubblicità per la presentazione dei nuovi palinsesti. Ma ho molta fiducia e sono sicuro che realizzeremo un grande progetto».

LUI, il conduttore famoso per mantenersi algido e asettico in qualunque situazione, non smentisce la sua fama neppure stavolta. Anche se il matrimonio con Francesca e la nascita di Matteo lo hanno intenerito, in campo professionale almeno in apparenza resiste il vecchio cuore di ghiaccio. «Mi sento tranquillo perché non ho
mai visto Sanremo come un punto di arrivoma come una delle tante cose che faccio, non l’ho mai rincorso ma non per questo sono meno felice. E anche un po’ frastornato visto che ero venuto qua per presentare un nuovo programma». 

Ha un mese di tempo per preparare il progetto: «Devo trovare un’idea forte che piaccia al pubblico,
alla rete e ai discografici». Ma in realtà, mentre commenta l’attuale stagione televisiva, la sua idea emerge già chiara: «Non è il periodo giusto per format nuovi di zecca, si possono anche riproporre certe cose usando però un linguaggio nuovo».