Cottarelli verso l'addio: "Se la spending è un bancomat, a rischio il calo delle tasse"

"Già impegnati futuri risparmi per 1,6 miliardi"

Carlo Cottarelli, commissario per la spending review (Ansa)

Carlo Cottarelli, commissario per la spending review (Ansa)

Roma, 30 luglio 2014 - Un intervento di Carlo Cottarelli sul suo blog, a tema spending review, ha fatto esplodere la polemica tra governo e Forza Italia. L'azzurro Brunetta, incaricato di 'fare le pulci' alla politica economica del governo Renzi, interpreta le parole del commissario come una critica nei confronti dell'esecutivo. E il clima si fa tanto incandescente che lo stesso Tesoro precisa la 'strumentalità' delle critiche di Fi.

COTTARELLI - "Se si utilizzano risorse provenienti da risparmi sulla spesa per aumentare la spesa stessa, il risparmio non potrà essere utilizzato per ridurre la tassazione su lavoro", scrive il commissario alla revisione della spesa, Carlo Cottarelli, sul suo blog. "Si sta diffondendo la pratica di autorizzare nuove spese indicando che la copertura sarà trovata attraverso future operazioni di revisione della spesa o, in assenza di queste, attraverso tagli lineari delle spese ministeriali", spiega Cottarelli.

Ora "questa pratica sembra sia utilizzata per finanziare il pensionamento di alcuni lavoratori arrivati alla cosiddetta 'quota 96' (una combinazione tra età e anni di servizio) e tenuti in servizio in base alle regole di pensionamento vigenti. Il totale delle risorse che sono state spese prima di essere state risparmiate per effetto di queste decisioni- ricorda- ammonta ora 1,6 miliardi per il 2015. Intendiamoci: tecnicamente, la copertura c'è. Ma questa è in realtà costituita da tagli lineari perché la promessa di future operazioni di revisione della spesa non può essere accettata come copertura sul piano giuridico".

Cosa significa questo in prospettiva? "Significa che le risorse che deriveranno dalla revisione della spesa per il 2015 non potranno essere usate per la riduzione della tassazione (o del deficit o per effettuare altre spese prioritarie)", spiega il Commissiario. "Oppure che si dovranno attivare i sopracitati tagli lineari. Credo sia una tendenza preoccupante perché continuando così nuove spese saranno finanziate o tramite risparmi che non sono stati ancora approvati a livello politico o attraverso i famigerati tagli lineari che la revisione della spesa vorrebbe evitare". Insomma "è una situazione paradossale in cui la revisione della spesa (futura) viene utilizzata per facilitare l'introduzione di nuove spese".

BRUNETTA - "Con la denuncia del commissario alla Spending review, Carlo Cottarelli, saltano tutti i conti del governo Renzi. Il presidente del Consiglio venga subito in Aula alla Camera a riferire sulla non più sostenibile situazione della finanza pubblica italiana. Ne va della credibilità del nostro Paese tanto in termini di rispetto dei vincoli europei, quanto nei confronti dei mercati", attacca Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia.

IL TESORO - "I tentativi di fare apparire le parole di Cottarelli come una polemica nei confronti del governo anziche' nei confronti di alcune prassi parlamentari sono evidentemente strumentali". Cosi' fonti del Tesoro, sottolineando che "l'intervento di Cottarelli è stato utile per ribadire le posizioni" di Mef e Governo sul ruolo della spending

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