Riconoscere e combattere il melanoma: l’importanza della prevenzione

I consigli di Andrea Longo, dermatologo di Rete Pas

Dott.Andrea Longo

Dott.Andrea Longo

I nei sono anomalie della cute che appaiono sulla pelle come chiazze pigmentate. Si tratta di neoformazioni generalmente benigne che raramente possono dare origine a un melanoma. Per saperne di più abbiamo intervistato il dottor Andrea Longo, medico dermatologo in servizio presso gli ambulatori Rete Pas.

Cos’è il melanoma?

«È il più aggressivo e pericoloso dei tumori cutanei. Prende origine dai melanociti della cute e delle mucose oppure dai melanociti delle lesioni neviche. Talvolta, in casi eccezionali, può localizzarsi anche in altre sedi, come l’occhio, l’orecchio interno o le meningi. Il melanoma colpisce entrambi i sessi, con maggiore prevalenza tra i 40 e i 60 anni».

Quali sono i soggetti più a rischio?

«Le persone a fototipo chiaro, cioè con carnagione, occhi e capelli chiari. Bisogna poi non sottovalutare il fattore familiarità e quello ambientale: le esposizioni non corrette alla luce solare, con susseguenti eritemi (specie in età giovanile) e la cattiva abitudine di abbronzarsi con l’aiuto di lampade solari, accrescono il rischio di comparsa del melanoma».

È una patologia in continuo aumento. Come si può contrastare?

«Il melanoma è la neoplasia che, negli ultimi 30 anni, ha visto aumentare maggiormente la propria incidenza sulla popolazione. La prevenzione è quindi fondamentale per diminuire l’elevata mortalità che lo caratterizza: circa 1800 decessi ogni anno solo in Italia causati da una patologia visibile sin dal suo esordio e che, nella maggior parte dei casi, impiega alcuni anni prima di poter mettere a rischio la vita del soggetto colpito. Bisogna quindi sensibilizzare le persone affinché effettuino periodicamente un controllo accurato della propria pelle ed eventualmente a rimuovere le lesioni neviche a rischio. Un melanoma, se asportato precocemente, ha infatti una percentuale di guarigione vicina al 100% e l’intervento chirurgico dura pochi minuti con una semplice anestesia locale».

Esistono dei segnali che devono spingere a rivolgersi al medico o specialista?

«Ognuno di noi dovrebbe controllare la propria pelle almeno una volta all’anno. Ciò è importante soprattutto se il soggetto ha un alto numero di nei (più di 50). Particolare attenzione devono inoltre destare quei nei che compaiono all’improvviso e che aumentano rapidamente di dimensione, soprattutto se piatti e scuri. Per valutarli e decidere se consultare il medico viene in aiuto la semplice regola dell’Abcde: se un neo è Asimmetrico, ha i Bordi irregolari, cambia di Colore, ha Dimensioni superiori ai 6 mm e ha un’Evoluzione di forma e dimensione».

A cura di SpeeD