«In Toscana manca il sangue, interventi a rischio» l’appello alla donazione di Dimitri Pez

Il presidente regionale della Federazione Italiana Associazioni Donatori di Sangue: «fate regolarmente questo gesto di solidarietà»

Donatori

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«In Toscana scarseggia il sangue e molti interventi chirurgici sono a rischio». A lanciare l’allarme è Dimitri Pezzini, presidente regionale di Fidas (Federazione Italiana Associazioni Donatori di Sangue), che rappresenta le numerose associazioni locali che operano nel campo della donazione di sangue. «Il sangue non si produce in laboratorio e il fabbisogno annuo in Italia è di oltre 2.400.000 unità di sangue intero e più di 800mila litri di plasma - spiega Pezzini -. L’impossibilità di ottenerlo tramite procedimenti chimici e il suo larghissimo impiego, lo rendono un presidio terapeutico prezioso non sempre disponibile. La maggior parte di noi può donare il sangue e molti, almeno una volta nella vita, potrebbero averne bisogno».

Per molti ammalati il sangue e/o suoi componenti rappresenta infatti una terapia indispensabile per la sopravvivenza: i globuli rossi servono in caso di perdite ematiche ed anemie, le piastrine per le malattie emorragiche, il plasma in caso di grosse ustioni, tumori del fegato, carenza dei fattori della coagulazione, i plasmaderivati, fattore VIII e IX per emofilia A e B, immunoglobuline e albumina per alcune patologie del fegato e dell’intestino. «In questi giorni – prosegue Pezzini, la Toscana è in grande difficoltà non solo per la grave carenza dei gruppi sanguigni 0+ e 0- ma anche per i gruppi A+, A-, B+, B- e AB-. Questo si ripercuote sui servizi sanitari, tant’è vero che molti ospedali sono stati obbligati a rinviare interventi chirurgici molto importanti. Per questo mi rivolgo a tutti i donatori e a chi finora non ha mai donato chiedo di iniziare e compiere regolarmente questo gesto di solidarietà».

Per farlo, basta contattare le sedi regionali di Fidas e prendere un appuntamento. Per l’area Toscana Ovest (Massa, Carrara, Viareggio, Pisa, Livorno, Grosseto) si può contattare la sede di Viareggio (tel.  335.7705394), per l’area Toscana Est (Lucca, Barga, Fornaci di Barga, Media Valle del Serchio, Garfagnana, Castelnuovo di Garfagnana, Camporgiano, Gallicano, Piazza al Serchio, Pieve Fosciana, Villa Collemandina) quella di Fornaci di Barga (347.5313297) e per l’area Toscana Centro (Pistoia, Prato, Firenze, Empoli, Siena, Arezzo) Fidas Capalle (338.6237275).

È importante sapere che al momento della donazione è necessario avere un’età compresa tra 18 e 65 anni, peso non inferiore a 50 Kg, buono stato di salute, non aver avuto comportamenti a rischio, non aver assunto sostanze stupefacenti, non essere alcolisti, non aver avuto rapporti sessuali ad alto rischio di trasmissione di malattie infettive, non essere affetti da Hiv/Aids, portatore di epatite B o C, o fare uso di steroidi o ormoni anabolizzanti. Inoltre, i donatori di sangue e di emocomponenti con rapporto di lavoro dipendente, ovvero interessati dalle tipologie contrattuali di cui al decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276, hanno diritto ad astenersi dal lavoro per l’intera giornata in cui effettuano la donazione, conservando la normale retribuzione per l’intera giornata lavorativa.

A cura di SpeeD