Allerta incendi in Toscana: la task force del volontariato in azione per salvare i boschi

Il cuore del sistema è la Sala Operativa Unificata Permanente con un servizio H24

Remaschi Marco

Remaschi Marco

La gran parte degli incendi che mettono a rischio boschi e foreste della Toscana ha vita breve: nell’80% dei casi le fiamme vengono fermate prima di aver interessato un ettaro di terreno, in 15 casi su cento entro i 5 ettari, e solo rarissimamente gli incendi superano i venti ettari (è successo 3 volte nel 2016). Questo è dovuto al lavoro competente e tempestivo messo in atto dal sistema dell’antincendio boschivo regionale, e alla preparazione del suo personale operativo, che ha nel volontariato una cospicua fetta di persone. La formazione viene svolta al centro regionale “La pineta di Tocchi” a Monticiano (Si), che ha recentemente festeggiato i dieci anni di attività. Una festa per tutto l’antincendio regionale e, indirettamente, per tutta la Toscana delle foreste, che da questi operatori viene continuamente protetta. Proprio dal centro di addestramento regionale e dal sistema del volontariato, il ‘modello Toscana’ trae linfa. Un modello che è sempre in continuo aggiornamento, con l’obiettivo di fare tutto quello che è possibile per difendere il nostro patrimonio boschivo (solo in Toscana un milione e 150mila ettari).

Dal centro di addestramento regionale, interamente dedicato alle attività di formazione, passano 1.300 operatori ogni anno. Arrivano qui periodicamente per addestrarsi, ma anche per aggiornarsi e per specializzarsi nelle varie mansioni antincendio, tutti coloro che scendono in campo per prevenire e fermare gli incendi. «I volontari – ha detto l’assessore regionale all’ambiente, Marco Remaschi – operano in base a una convenzione con la Regione Toscana, non ricevono rimborsi personali, ma unicamente contributi alle associazioni di appartenenza, che vengono utilizzati per il miglioramento e l’ottimizzazione dei servizi prestati. Questi volontari, oltre 4.000, ci mostrano l’anima vera della Toscana e dei toscani, quella partecipativa, solidale nel segno della disponibilità e della gratuità».

Dal 1991 la Regione Toscana effettua l’addestramento del personale che opera nell’organizzazione regionale antincendi boschivi, per garantirne la sicurezza, assicurare l’efficacia degli interventi e favorire l’integrazione funzionale e organizzativa tra le varie strutture operative dislocate sul territorio. Da allora a oggi sono stati oltre mille i corsi organizzati. Molti di questi si sono tenuti a partire dall’aprile del 2007 nella struttura dedicata che la Toscana, unica Regione in Italia, ha realizzato: il Centro regionale La Pineta di Tocchi nel Comune di Monticiano (Si). La previsione, la prevenzione e la lotta attiva ai roghi costituiscono l’attività antincendi boschivi regionale che in Toscana è svolta da strutture regionali e locali e si avvale dell’apporto di organismi statali e di associazioni del volontariato. La Toscana può contare su una forza di intervento in ambito Aib composta da circa 600 mezzi terrestri e 4.700 uomini operativi addestrati che fanno parte del volontariato (4.200 unità) e del personale degli enti competenti (500 operai forestali). Sono 600 invece i mezzi ‘terrestri' a disposizione e fino a 10 (nei periodi di massimo rischio) gli elicotteri. Il cuore del sistema è la Sala Operativa Unificata Permanente (Soup) gestita dalla Regione con un servizio H24 per 365 giorni l’anno. La Soup coordina gli interventi in ambito interprovinciale, si raccorda con i Centri Operativi Provinciali (Cop), tiene i rapporti con il Dipartimento della Protezione Civile, in particolare con il Coau per l’invio dei mezzi aerei. Il numero verde della Soup 800.425.425 riceve tutte le segnalazioni di incendio da parte dei cittadini e dalle centrali operative dei Vigili del Fuoco e dei Carabinieri Forestali. In base a specifici accordi e convenzioni partecipano all’organizzazione regionale le strutture operative dei Carabinieri Forestali e dei Vigili del Fuoco. Sommando questa e tutte le voci il costo complessivo del sistema Aib è di circa 9 milioni all'anno.

A cura di SpeeD