Mercoledì 24 Aprile 2024

Spagna, il governo Rajoy ritira la controversa riforma sull'aborto

Il premier si arrende: "Manca il sufficiente consenso". L'esecutivo si limiterà a introdurre l'obbligo del consenso dei genitori per le minori di 16 anni

Il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy (Reuters)

Il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy (Reuters)

Madrid, 23 settembre 2014 - Sarà ritirato per mancanza di "sufficiente consenso" il progetto di legge di protezione del concepito e dei diritti delle donne in gravidanza, la controversa riforma della legge sull' aborto promossa dal governo conservatore spagnolo del Partido Popular. Lo ha confermato il premier Mariano Rajoy a margine del Congresso mondiale di relazioni pubbliche in corso a Madrid.

L'esecutivo riformerà l'attuale normativa che fissa i termini legali per l'interruzione volontaria di gravidanza, per introdurre l'obbligo del consenso dei genitori per le minori di 16 anni che decidano di abortire. Parlando con i giornalisti, Rajoy ha annunciato anche il varo di un Piano di protezione della famiglia, che vedrà la luce "entro la fine dell'anno".

Il progetto doveva rivedere le modifiche fatte nel 2010 dall'allora esecutivo socialista, al quale lo stesso Partido Popular e la Chiesa cattolica si erano opposti e che permette l'interruzione fino a 14 settimane di gravidanza o fino a 22 in caso di malformazione del feto. Il governo di Rajoy aveva promesso di ritornare alla precedente legge spagnola del 1985, che permetteva alle donne di interrompere la gravidanza solo in caso di stupro, malformazione del feto o gravi rischi fisici o psicologici della madre.