Paulo Sousa: il mercato di gennaio non è stato all’altezza delle sue speranze
Firenze, 9 febbraio 2016 - DUE giorni liberi e lontani dal calcio, ma proprio lontanissimi, l’impegno molto istituzionale e altrettanto noioso con gli arbitri a Roma rifilato al vice Victor Sanchez e oggi il rientro al centro sportivo per il primo allenamento con vista sull’Inter. Così Paulo Sousa si avvicinerà anche all’incontro con Andrea Della Valle – con tutta probabilità venerdì 12 febbraio – perché la proprietà non ha intenzione di cercare chiarimenti al telefono, attribuendo così alla questione un’importanza superiore alla realtà.
LA PROPRIETA’ esprimerà a Sousa il proprio dispiacere per non essere stata inclusa – almeno pubblicamente – all’interno del «cerchio magico» (squadra + tifosi) che spinge emotivamente il comparto sportivo; sarà dunque un confronto sul tema della passione da condividere meglio quello fra il presidente onorario e l’allenatore, un tema teoricamente a doppio taglio perché Sousa potrebbe avere qualche dubbio a proposito della passione della società, considerati gli intoppi del mercato di gennaio.
LA distanza non viene considerata incolmabile, anzi, probabilmente si tratta di ritrovare feeling vedendosi faccia a faccia per eliminare qualsiasi tipo di dubbio. Sousa esprimerà probabilmente le proprie riserve per un mercato invernale al di sotto delle aspettative, soprattutto in termini di funzionalità immediata dei nuovi arrivi e al loro utilizzo in Europa League (Tello e Kobe esclusi dalla lista).
ORMAI stabilito questo, e in attesa delle valutazioni interne alla società sul mese di mercato troppo fitto di rimbalzi (e anche di offese da parte del presidente del River Plate), si tratta di ritrovare piena e reciproca fiducia sul concetto della buona fede. Una volta condiviso quello, sarà possibile ripartire cercando di non sciupare il senso di una stagione che – comunque la si veda – resta largamente superiore alle aspettative estive. Sarà interessante ascoltare Sousa sabato, dopo l’incontro con ADV, quando per la prima volta tornerà a parlare in pubblico di «fortino». Se all’interno delle mura sarà inclusa anche la proprietà, l’Inter dovrà preoccuparsi un po’ di più.