Giovedì 18 Aprile 2024

Siria, barili-bomba su un ospedale di Medici senza frontiere: sette morti

L'attacco risale al 28 novembre

Una foto scattata da un medico dell'organizzazione internazionale

Una foto scattata da un medico dell'organizzazione internazionale

Beirut, 1 dicembre 2015 - Un bombardamento ha colpito sabato scorso l'ospedale di Medici senza frontiere (Msf) in una località a nord est di Homs, in Siria  Nel doppio attacco, effettuato con barili-bomba, almeno sette persone sono morte e decine ferite. Nonostante l'episodio, ad opera di elicotteri del regime, sia avvenuto ormai tre giorni fa, il 28 novembre, Medecins sans Frontieres ne ha dato notizia solo oggi. Due attacchi sarebbero avvenuti a distanza di 40 minuti l'uno dall'altro, secondo quanto riferito dalla stessa organizzazione internazionale. "Questa tattica del doppio colpo - ha affermato Brice de le Vigne, direttore delle operazioni di Msf - mostra un livello di distruzione calcolata che è difficile immaginare". Il secondo barile bomba è stato sganciato sull'ospedale mentre i feriti del primo attacco venivano curati. La struttura ha subito gravi danni.

Non è la prima volta che un ospedale di Médecins Sans Frontières viene bombardato. A inizio ottobre un raid americano aveva distrutto la struttura dell'organizzazione internazionale a Kunduz, in Afghanistan. Mentre il 26 ottobre un piccolo ospedale era stato colpito da bombardamenti in Yemen.

Nel doppio attacco di sabato scorso a nord di Homs, tre persone sono morte subito dopo le esplosioni, mentre altre quattro nel trasferimento in altre struttura da campo nelle vicinanze. I bombardamenti sono iniziati verso le 9.40 del mattino, ora locale, quando un barile-bomba è stato sganciato da un elicottero su un'area popolata della città di Al Zafarana, racconta Msf, uccidendo un uomo e una ragazza giovane e ferendo 16 persone, poi ricoverati nella struttura ospedaliera di Al Zafarana. Quaranta minuti più tardi, verso le 10.30 locali, mentre i feriti della prima esplosione venivano trattati nell'ospedale, altri due barili-bomba venivano sganciati proprio di fronte all'entrata dell'ospedale, uccidendo un passante e ferendo 31 persone tra i pazienti e lo staff medico dell'ospedale, compresi due paramedici che lavorano per il servizio di ambulanza della Difesa civile siriana, uno dei quali ha riportato serie ferite alla testa. La seconda bomba ha causato la parziale distruzione dell'ospedale. I pazienti più critici sono stati trasferiti nei tre ospedali più vicini, fa sempre sapere l'organizzazione. Quattro persone però sono arrivate a destinazione senza vita. Metà dei feriti, 23 su 47, sarebbero donne e bambini sotto i 15 anni, fa sapere l'organizzazione.

“E' già una tragedia che sette persone siano morte, compresa una ragazza - afferma Msf -, ma se l'ospedale dovesse chiudere o ridurre le attività, questa sarebbe una doppia tragedia per le persone che vivono con il perenne pericolo della guerra, senza nessuna forma di assistenza medica".