Diciassettenne denuncia: "Sono stata violentata a scuola"

La denuncia è stata presentata dalla ragazza nei confronti di un suo coetaneo

Violenza sulle donne (Foto d'archivio)

Violenza sulle donne (Foto d'archivio)

Siena, 23 marzo 2015 - «SONO STATA violentata in uno stanzino della scuola». Una denuncia pesante come un macigno che coinvolge due diciassettenni: da una parte lei che punta il dito contro il coetaneo e dall’altro il ragazzo che con tutte le sue forze si difende e cerca di allontanare da sé l’accusa. Una storia tutta da capire e chiarire perché le versioni sono diverse e soprattutto dietro a tutto sembra di intravedere un giovanile amore non corrisposto.

Per ovvi motivi tuteleremo i due ragazzi visto che sono minorenni e non scriveremo neppure il nome della scuola dove la violenza sessuale si sarebbe consumata. Le indagini da parte dei carabinieri sono solo all’inizio e dovranno essere loro a cercare e trovare gli elementi che possono avvalorare la denuncia, oppure scagionare totalmente il giovanissimo accusato.

La ragazza afferma di essere stata costretta prima a guardare un filmino porno sul cellulare del coetaneo e poi ad entrare in quel ripostiglio accanto ai bagni e di aver dovuto masturbare il compagno di scuola. Quest’ultimo nega dicendo di non aver mai fatto una cosa del genere e soprattutto il racconto della presunta «vittima» non regge perché accanto a quella piccola stanza c’erano altri ragazzi e questi non si sarebbero accorti di nulla.

IL DICIASSETTENNE che si è affidato all’avvocato Luigi de Mossi si è messo completamente a disposizione dei carabinieri e a loro ha dato il proprio computer e il telefonino perché controllino se effettivamente ci siano dei video a luci rosse. Non sarebbe stato trovato nulla di compromettente, mentre sarebbero stati trovati dei vecchi messaggi che lasciano intendere di un’infatuazione sentimentale da parte della ragazza. Un amore giovanile non corrisposto visto che il diciassettenne esce con un’altra coetanea.

I prossimi giorni saranno determinanti per capire se dietro alla denuncia c’è qualcosa di vero, oppure no. I carabinieri stanno lavorando su input della Procura presso il tribunale per i minorenni e hanno già depositato alcuni riscontri investigativi.