Vigile multa l'auto della postina che fa le consegne: insorgono i cittadini

Portalettere scoppia in lacrime quando vede il foglietto della contravvenzione

Postina (foto d'archivio)

Postina (foto d'archivio)

di Paola Tomassoni

Siena, 22 ottobre 2014 - UNA MULTA, per infrazione al codice della strada, tocca a tutti una volta o l’altra. Ma il caso di ieri mattina in quel di Monteriggioni potrebbe essere più unico che raro. La scena, degna della migliore commedia di Alberto Sordi e del suo inflessibile vigile Otello che multa addirittura il sindaco, è a Belverde: intorno alle 10 si aggira nel popoloso quartiere a ridosso di Siena il vigile urbano, che con fare sicuro inchioda qualsiasi irregolarità, compresa una panda gialla parcheggiata in via Val d’Aosta. E scatta immediata la multa. Inutili i tentativi del vicinato a dissuadere l’impulsivo gesto: «Guardi che è la macchina della postina che sta facendo le consegne. E’ nel palazzo, gliela vado a chiamare», azzarda il passante. Ma il vigile non recede dalla prima convinta intenzione: «Non importa, lasci stare» risponde piazzando il fogliettino rosa. Una scena fra l’irreale e il comico, da film: la giovane postina, che tutti conoscono a Belverde come persona ligia, sempre attenta e puntuale al lavoro, solo al ritorno alla macchina si accorge dell’accaduto.

Lo stupore non basta ad esprimere la delusione e la giovane si lascia andare in un pianto di sfogo, forse pensando alla giustificazione da dare al suo responsabile per quei quaranta euro (circa) di multa riportati a fine giro. La scena non passa inosservata e gli abitanti di Belverde manifestano il generale disappunto nei confronti dell’inflessibile funzionario dell’ordine, che questa volta ha probabilmente pestato la buccia di banana. «Di questo passo domani toccherà all’ambulanza» commenta ironicamente un passante. «Chissà che ne dirà il sindaco?» si chiede qualcun altro. «Francamente non sono ancora stata informata dell’accaduta, ma verificherò e vedremo di chiarire l’equivoco, pur con la consapevolezza che né il sindaco né il comandante della polizia municipale hanno facoltà di annullare un verbale emesso», risponde prontamente Raffaella Senesi, primo cittadino di Monteriggioni. Altrettanta consapevolezza deve però esserci sul fatto che solo di un equivoco può essersi trattato, visto che la postina in questione viaggiava su un’auto (Panda) gialla con scritto Poste italiane. Sempreché da Monteriggioni non si voglia far partire la rivoluzione ‘delle consegne’. Curiosa, poi, sarebbe la scena del postino che parcheggia all’ingresso del paese o quartiere e con il sacco in spalla procede a fare il giro lasciando pacchi e lettere! Alle Poste ora non resta che fare ricorso al prefetto, cui solo può annullare l’ammenda.