Al mare non trascurate le orecchie dei bambini

L’otite è uno dei malanni più frequenti in questa stagione. I consigli del dottor Trabalzini

Una famiglia al mare (Ravaglia)

Una famiglia al mare (Ravaglia)

Siena 29 luglio 2015 - QUEL DOLORE lancinante all’orecchio. Il bambino che urla portando le mani al capo. Una scena, purtroppo, rivista. Assai frequente in questa estate tanto calda: molti i casi al pronto soccorso, fra Siena e il mare, dove tipicamente il disturbo insorge. Prettamente estiva e legata all’acqua è l’otite esterna, problematica di cui si parla con il dottor Franco Trabalzini, otorino e direttore Chirurgia otologica e della base cranica delle Scotte.

Dottore, otite da mare dunque?

"La problematica più diffusa e nota dele nostre orecchie è l’otite media, quella che si manifesta in inverno, con raffreddore e catarri e che interessa la parte interna dell’organo, per cui è anche la patologia più pericolosa. D’estate invece è frequente l’otite acuta esterna, una dermatite del condotto che collega il padiglione all’organo interno, alla tuba di Eustachio".

Come si riconosce l’una dall’altra?

"Quella esterna è dolente alla palpazione, ovvero se si preme sull’orecchio del bambino questo urla immeditamente; poi si vede dall’esterno, con il condotto che appare gonfio e arrossato. L’otite esterna è legata appunto al caldo che fa sudare la pelle e così anche il condotto: il sudore insieme all’acqua e la salsedine sfociano nella dermatite appunto".

Come si tratta?

"Al di là di gocce locali, servono un antibiotico e un cortisone per via orale. Il disturbo è importante, può dare anche febbre, ma trattato come si deve passa in un paio di giorni. Giorni in cui però occorre stare lontani dall’acqua e dal mare dunque. L’otite media ha la stessa cura (antibiotico) ma con un trattamento più lungo ed è soprattutto più pericolosa, con riduzione momentanea dell’udito, proprio per il fatto che va a compromettere la tuba di Eustachio che non funziona correttamente".

Andando in vacanza al mare ci sono indicazioni preventive per le mamme?

"Chi ha tendenza a dermatiti o ha già sofferto di questo problema può usare qualche accorgimento in più: tipo, dopo il bagnetto, fare al bambino un lavaggio locale all’orecchio. E comunque non usare i bastoncini, l’orecchio si autopulisce da solo: il batuffolo di cotone invece va a spostare il sebo occludendo il condotto. Comunque quando ci si accorge che si tratta di otite esterna, non ci si allarmi: non è pericolosa e guarisce in pochi giorni".

Parlando di orecchio, ci sono precauzioni anche per i sub?

"Importante è non improvvisarsi subacquei: quando si scende sotto i tre metri, in coincidenza con la compensazione, bisogna farsi trovare sani, in forma. La conseguenza, devastante peraltro, è un trauma con vertigine che a 10 metri di profondità è assai pericoloso. Dunque fare pure il bagno ma evitare assolutamente di immergersi in profondità in presenza di raffreddore, otiti o anche un po’ di catarro nelle vie aeree. Rischio il blocco della tuba".