Truffavano l'assicurazione, due denunciati

False residenze per pagare meno le polizze: nei guai due agenti assicurativi e 17 clienti. Le indagini portano la firma degli uomini del Nucleo investigativo

Il tenente colonnello Grandini e gli uomini del Nucleo investigativo hanno svelato la truffa

Il tenente colonnello Grandini e gli uomini del Nucleo investigativo hanno svelato la truffa

di Cecilia Marzotti Siena, 19 agosto 2014 - Un agente assicurativo e un sub agente sono stati denunciati per falso e truffa e diciassette clienti dovranno rispondere degli stessi reati.  Lo stratagemma ideato era semplice e nello stesso tempo remunerativo per tutti. L’agente che abita e lavora a Siena si avvaleva del sub agente, che invece presta la sua opera a Napoli, per falsificare le residenze dei futuri assicurati e far loro risparmiare fino al 50 per cento sulla polizza relativa al veicolo di proprietà.

I premi assicurativi a Napoli costano, infatti, delle cifre astronomiche e a fronte di questo i clienti dimostravano con documenti contraffatti di essere residenti nella nostra città, così da poter stipulare con l’assicurazione polizze a costi «normali».  Lo stratagemma andava avanti da due anni — come hanno successivamente accertato i carabinieri del nucleo investigativo — e in questi ventiquattro mesi la nostra città contava oltre cinquanta residenti in più. Naturalmente nessuno di loro aveva deciso di trasferirsi da Napoli a Siena. Era tutto un bluff. A mettere sul chi vive i carabinieri era stata proprio l’agenzia di assicurazione che aveva visto aumentare in maniera esponenziale il numero di clienti originari della Campania.

Agli uomini del nucleo investigativo erano bastate alcune settimane di indagini per alzare il velo sulla truffa e capire cosa realmente stava accadendo. Avevano cominciato a controllare le polizze e i relativi documenti prodotti per stipularle. In alcuni casi le contraffazioni erano così grossolane che non sarebbero passate inosservate neppure ad un bambino delle scuole elementari. Ma chi c’era dietro a tutto quello? Se l’erano chiesto gli stessi investigatori e facendo un percorso a ritroso erano giunti fino all’agente assicurativo, 54 anni, che abita e lavora nella nostra città e al sub agente, 40 anni, che invece abita a Napoli. Tutti e due comunque facevano capo alla stessa agenzia assicurativa.

Per i falsi residenti a Siena sono ancora in corso accertamenti anche se per diciassette di loro sono state trovate prove certe del loro concorso nella truffa e nel falso. Altri, invece, hanno affermato di non sapere nulla perché i veicoli sono intestati a familiari e loro li usano saltuariamente. Una scusa, oppure la verità? Le indagini vanno avanti.