Traffico e sosta, il nuovo piano. Aru dovunque e centro pedonale

Verranno ridotti i prezzi dei parcheggi in struttura per i residenti

L'assessore Maggi

L'assessore Maggi

Siena, 9 febbraio 2016 - «ARRIVEREMO in fondo ma solo con il consenso dei cittadini». Premessa che ha tutta l’aria di un calumet della pace, quella dell’assessore al traffico Stefano Maggi, prima di confermare l’attivazione delle Aru intorno alla città. E di annunciare «regole per le moto». Tradotto vuol dire posteggi dove concentrare le due ruote invece della sosta diffusa. Antipasto ghiotto per i residenti che affollano la Sala delle Lupe a caccia di dettagli sul futuro Piano urbano della mobilità «che era fermo dal 2001 e – rivendica Maggi – adesso è pronto». Costato lacrime e sangue quanto a rilevazioni, verifiche e simulazioni «in una città – premette il sindaco Bruno Valentini – dove c’è il più alto numero di mezzi a motore che circolano per abitante, sommando auto e moto ma anche il trasporto pubblico viene usato intesamente». Poi si va al sodo. Le Aru, come previsto nel lontano 2006, ‘abbracceranno’ la città anche se il progetto nel complesso è stato rivisto ed è prevista una riperimetrazione. «Quelle di nuova istituzione saranno maggiormente flessibili – così vengono descritte dall’assessore –, verranno tutelati i domiciliati con l’istituzione di segmenti a disco orario per chi si reca a fare visita a quanti risiedono appunto nelle Aru».

Poi l’annuncio della pedonalizzazione di Banchi di Sotto e via di Città, sul modello di Banchi di Sopra «dove nel 2013 la mattina transitavano anche 700 veicoli. Adesso è tutta un’altra vita», argomenta Maggi presentando il contributo di un cittadino che in via della Sapienza, qualche giorno fa, ha registrato in un’ora il transito di oltre 40 vetture e di 67 furgoni. «Partiremo dopo un confronto con le categorie economiche, mentre non cambierà nulla per i residenti e per il rifornimento dei negozi la mattina», chiude il cerchio l’assessore riferendosi a Banchi di sotto e via di Città. «Rifiuto l’idea di aiutare il tessuto economico cittadino facendo circolare più macchine», si era sbilanciato il sindaco nelle battute con i giornalisti pre-conferenza. Fra le ricette che il Comune ha servito ieri nella sala delle Lupe per rendere meno indigesto il Piano urbano della mobilità anche la possibilità per i residenti di utilizzare di più i posteggi in struttura «visto che sono solo 800 coloro che lasciano la macchina qui. Intendiamo incentivarne l’impiego – annuncia Maggi – diminuendo il prezzo». Tanta carne al fuoco in questo piano dove riorganizzazione della sosta e della viabilità (non dimentichiamo i parcheggi scambiatori) vanno a braccetto con la rivisitazione del trasporto merci, il sostegno alla mobilità elettrica e a parcheggi concentrati per i motorini. Ora inizia dunque la partita vera, quella del confronto e dell’applicazione sul campo. «I sindaci hanno bisogno del sostegno di una cornice nazionale per arrivare a quella riduzione delle auto in città che è fondamentale», ha sottolineato l’onorevole Paolo Gandolfi della commissione parlamentare trasporti mentre Alberto Fiorillo di Legambiente ha ribadito che l’obiettivo verso cui tendere è quello di un tessuto urbano senza vetture.