Martedì 16 Aprile 2024

Sversamenti nel terreno a Montarioso

Seri rischi di danno ambientale

Scarichi di liquami nel terreno prospicente i cantieri sequestati

Scarichi di liquami nel terreno prospicente i cantieri sequestati

Siena, 29 gennaio 2015 -  "Il completamento delle opere edilizie aggraverebbe le conseguenze del reato, sia sotto il profilo del danno ambientale (anche connesso allo scarico non in fogna delle acque nere), sia perché l’occupazione degli alloggi realizzerebbe quell’incremento incontrollato del carico urbanistico". Così il gip del Tribunale di Siena, Roberta Malavasi, spiegava la convalida del sequestro dei cantieri di Montarioso. Un pericolo, quello paventato, dal giudice più che reale.  

Nei pressi dei due cantieri finiti sotto sigilli, infatti, si registra lo sversamento degli scarichi nel terreno. Se, dunque, il sequestro ha certamente bloccato ulteriori danni ambientali è evidente che l’assenza del collegamento alla rete fognaria sta già determinando serie ripercussioni ambientali. E questo nonostante nel corso dell’udienza davanti al Tribunale del Riesame, le difese degli indagati abbiano evidenziato che "non è vero" che vi sia l’assenza di fogne nell’area in cui incidono le trasformazioni urbanistiche (Tu 11 e Tu 12). 

Intanto, in attesa che il Tribunale del Riesame si pronunci sulla richiesta di dissequestro (come nornalmente accade, infatti, si è riservato per qualche giorno) sembra che le indagini della polizia giudiziaria, coordinate dalla Procura, si siano ulteriormente allargate ad altre trasformazioni urbanistiche avviate negli ultimi anni nel comune di Monteriggioni. Dopo i sequestri di Montarioso e le acquisizioni della documentazione relativa alla Tu8 di Uopini non è escluso che ci possano essere ulteriori sviluppi. Come ha lasciato intendere, durante l’udienza davanti al Riesame, il sostituto procuratore Aldo Natalini. Sino ad arrivare a coinvolgere anche la parte amministrativa oltre che tecnica.