Caso Robur, la rabbia dei tifosi

I Fedelissimi: "Mai tifosi di una società con Mele" La svolta del socio di minoranza

I fedelissimi

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Siena, 27 agosto 2018 - I Fedelissimi, unitamente ad altri tifosi, hanno diramato un comunicato stampa dopo il colpo di scena nella Robur con il socio di minoranza Pietro Mele intenzionato ad esercitare il diritto di prelazione.

"Dopo aver appreso della volontà del socio Pietro Mele di esercitare il proprio diritto di prelazione rilevando così la maggioranza delle quote della Robur Siena - si legge nel comunicato dei fedelissimi - i tifosi bianconeri si sono riuniti per esaminare la situazione. Il comunicato diffuso dal socio Mele per ribadire la sua volontà risulta di una gravità assoluta e conferma quanto noi tifosi sapevamo da tempo. Pietro Mele dice che poteva fare qualcosa prima, e allora perchè non l'ha fatto? Perchè non è intervenuto quando la Robur, nel gennaio scorso, rischiava il fallimento senza l'aiuto della sig.ra Durio? Perchè non ha presentato la prelazione prima ma ha aspettato l'ultimo minuto? E soprattutto: di chi sono i soldi? Questo la dice lunga sulla sua “passione” verso i colori della Robur e ci conferma che il suo atteggiamento è meramente provocatorio e ambiguo, tendente a ottenere solo i suoi scopi personali che nulla hanno a che vedere con la vera fede sportiva".

"Al fine di ostacolare nella maniera più assoluta che la società - proseguono i Fedelissimi _ frutto della nostra passione, passi nelle mani di questa persona dalla credibilità alquanto compromessa, intendiamo mettere in atto alcune iniziative. Innanzitutto invitiamo tutti gli sportivi a sospendere la sottoscrizione degli abbonamenti per dare un segnale forte contro chi vorrebbe subentrare e prendersi meriti che di sicuro non ha. Dopo aver ricostruito una società in grado di lottare in Lega Pro, oggi vediamo nuovamente intaccare il nostro sogno e per questo chiediamo alla signora Durio, come estremo gesto dimostrativo, di continuare a occuparsi delle vicende calcistiche della nostra città iscrivendo una nuova società ad un campionato minore. Al tempo stesso chiediamo al sindaco di Siena Bruno Valentini di non concedere lo stadio di proprietà comunale a personaggi che hanno ampiamente dimostrato la loro scarsa volontà e capacità. Capiamo che questi sono atteggiamenti gravi e coraggiosi, ma confermano la nostra massima delusione per quanto sta succedendo. Noi non saremo mai tifosi di una società che vedrà presidente Pietro Mele. Noi non rimaniamo incantati dalle sue belle parole, e così ci auguriamo facciano tutti i veri tifosi della Robur".