Siena, 13 settembre 2012 - La festa dell'orgoglio senese. Si è trasformata in una parata di stelle del passato e del futuro della Montepaschi la sfida dei sentimenti tra i biancoverdi e il Fenerbache Ulker, la squadra turca che da quest'anno vede come capoallenatore Simone Pianigiani. Squadra che ha nel suo roster ha Bo McCalebb e Romain Sato, due nomi pesanti del passato di Siena, oltre a David Andersen. Più che un'amichevole, dunque, un passaggio di testimone ufficiale tra Pianigiani e Luca Banchi, atteso a un campionato difficile sia sul fronte italiano che europeo.
E' finita 89-61 per i biancoverdi, ma passa quasi sotto silenzio il pur ottimo risultato contro una delle pretendenti dell'Eurolega. Sì perché gli occhi sono rimasti puntati alla cerimonia pre-partita. In campo si sono ritrovati non solo Pianigiani, Sato, Banchi, McCalebb, ma anche Shawn Stonerook e Terrell McIntyre, arrivati a Siena per una simbolica cerimonia di ritiro delle loro maglie.
Una passerella di campioni da brividi per i tifosi, che già avevano accolto con un'ovazione l'ingresso di Simone Pianigiani ora sulla panchina turca dopo essere stato l'artefice del dominio senese: sei scudetti dal 2007 al 2012, cinque supercoppe e quattro coppe Italia.
Lacrime e applausi, oltre a un abbraccio lunghissimo con il presidente Ferdinando Minucci. E mentre il senese Pianigiani, visibilmente emozionato, ha preferito non parlare al microfono davanti ai circa seimila del PalaEstra, McIntyre e Stonerook hanno invece ringraziato i tifosi, sistemandosi poi a bordocamo a tifare biancoverde.
Nonostante i sentimenti però il basket non attende. E sul parquet senese, per la prima volta, i tifosi hanno potuto vedere la nuova creatura biancoverde. Fa un certo effetto non vedere Stonerook a dirigere il traffico in campo o Pianigiani a dare indicazioni in panchina. Ma la nostalgia dura poco perché Siena entra subito in ritmo con tiri di ottima qualità e un gioco che diverte.
Bobby Brown comincia a prendere le misure al grande basket europeo e mostra le sue doti di passatore oltre che di attaccante in cabina di regia, mentre Eze e Marcelus Kemp svelano la loro faccia di lunghi particolarmente mobili e dalla mano caldissima. E così i biancoverdi prendono il largo. Il primo quarto si chiude 21-18 con l'Ulker che si avvicina grazie a McCalebb e a Savas, centro di riserva a Peker solo sulla carta, concludendo alla fine il match con nove ottimi punti.
Dalla seconda frazione in poi il team di Banchi dilaga, sfruttando la scarsissima vena del Fenerbache in attacco. Ma mettendo in campo anche una grande aggressività anche e soprattutto sotto canestro, zona-chiave quando si giocherà per la vittoria sia in campionato che soprattutto in Eurolega, dove avere una frontline di livello fa la differenza. A discolpa dei turchi, le assenze che ancora tormentano l'Ulker, come quella di David Andersen, pronto a formare con Peker, Savas e l'ex Panathinaikos Batiste una delle migliori batterie di lunghi d'Europa.
Pronosticare dove la nuova Mens Sana può arrivare è un esercizio che per il momento è giusto lasciare ai tifosi al bar. Certo le premesse sono ottime, considerando che Sanikidze e Rasic devono ancora essere inseriti nelle rotazioni. Il vero protagonista della gara è stato comunque Matt Janning, 21 punti alla fine, che potrebbe rivelarsi un incubo per le difese avversarie.
Francesco Marinari
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