Siena, 19 febbraio 2012 - Siena vince per la quarta volta consecutiva le Final8 di Coppa Italia e conferma un predominio ora davvero difficile da imitare. Il finale è 88-71. La squadra di Pianigiani batte Cantù con un Andersen stellare, capace anche in questa partita, a poco più di 24 ore dalle semifinali giocate contro Milano, di piazzare una prova da oltre venti punti confermandosi al top non solo in Italia ma in Europa.

Pianigiani e le centinaia di tifosi senesi giunti a Torino esultano e realizzano di aver compiuto una grande impresa. Siena non perde da dodici partite in questa manifestazione, una striscia positiva davvero invidiabile che oscura anche le imprese di Treviso, che negli ultimi vent'anni era riuscita a realizzare solo un tris di vittorie consecutive.

Non si giocano neanche gli ultimi secondi del match, con Trinchieri e Pianigiani che si stringono la mano, così come tutti i giocatori delle due squadre al termine di una battaglia scorsa sui perfetti binari della correttezza.

Chissà se ora questa strepitosa vittoria darà un significato anche al resto della stagione senese, impegnata a conquistare l'ennesimo scudetto e ancora in corsa in Eurolega. Di certo, Siena può godersi una serata per lei storica.

Senza dimenticare che alla Montepaschi mancavano pedine fondamentali: senza parlare di Kaukenas alle prese con il suo lungo infortunio, per Siena era in borghese anche un non trascurabile elemento come Rakocevic, mentre Aradori e Ress sono entrati nelle rotazioni solo per sei minuti a testa.

Partita che ha un significato solo nel primo tempo, quando Cantù ha il merito di star dietro alla cavalcata biancoverde. Poi si stacca e lascia che i campioni compiano una passerella meritata. D'altronde, era impossibile riuscire a contrastare la Montepaschi di questa finale 2012. Una freschezza in difesa e una fluidità in attacco che ha stupito molti addetti ai lavori, visto che si è rigiocato a meno di 24 ore dall'ultimo match. E ancora una volta è stato Andersen l'alieno, l'mvp stellare, che ha appunto ricevuto il premio di miglior giocatore.

Per lui parlano i 23 punti con 7/9 da due in circa trenta minuti. Ma le cifre non dicono che l'australiano ha segnato davvero da ogni posizione, mostrando una volta di più un'attitudine da guardia in un corpo da pivot, e che pivot.

Trinchieri ha provato a fermarlo in ogni modo, ma era davvero poco probabile che una pur splendida Cantù riuscisse a mettere il naso avanti.

Siena è stata sempre avanti. Solo all'intervallo, guardando le statistiche, è sembrato che Cantù potesse avere ancora una chance, pensando agli assi nella manica di Trinchieri, da Micov a Basile a Mazzarino, atleti che sanno cosa fare quando il pallone inizia a scottare.

Andersen a fine partita esulta: "Grande soddisfazione nel vincere certe partite - dice - Complimenti a tutti i miei compagni, abbiamo fatto una gran cosa vincendo di venti. Voglio sempre vincere nella mia vita, spero che anche il futuro sia così. Questa Coppa era importante, ora pensiamo al resto".

"Nello sport si vince e si perde ma è straordinario avere questa continuità - dice Pianigiani  - Questa è la quarta Coppa Italia e significa forza mentale di un gruppo. Un torneo particolare, in mezzo alle Top 16 di Eurolega però non sono le vittorie consecutive quelle da guardare, altrimenti non ne avremmo fatte così tante. E' un trofeo bello e andiamo avanti".

TABELLINO

Montepaschi: Mc Calebb 9, Stonerook 3, Moss 14, Andersen 23, Zizis 10, Thornton 7, Aradori, Lavrinovic 16, Carraretto 6, Ress, Lechtaler. N.e. Michelori. All. Pianigiani.

Bennet: Micov 6, Cinciarini 6, Leunen 12, Markoishvili 2, Perkins 6, Marconato 6, Mazzarino 2, Brunner 8, Shermadini 8, Basile 15. N.e. Bolzonella, Diviach. All. Trinchieri.

Arbitri: Cicoria, Chiari, Taurino.

Note - Montepaschi: tiri da due 26/38, tiri da tre 8/17, tiri liberi 12/16, rimbalzi 23, falli 21. Bennet: tiri da due 18/30, tiri da tre 8/20, tiri liberi 11/16, rimbalzi 21, falli 21.

Francesco Marinari