Siena, il tribunale affoga

Quattrocento fascicoli dimenticati, sentenze attese da oltre dieci anni

Tanti fascicoli "dimenticati" al tribunale di Siena

Tanti fascicoli "dimenticati" al tribunale di Siena

Siena, 6 febbraio 2016 - LA DURATA media dei processi civili nel nostro tribunale sia per quelli definiti con sentenza che per gli altri chiusi in modi differenti è veramente alta. Per i primi siamo passati da 915 giorni a 1.385 con un incremento del 51 per cento e per i secondi da 93 a 162 giorni. Purtroppo questo è il risultato di quanto accaduto nel passato tanto che oggi ne «paghiamo le conseguenze», ma la cosa che sconcerta di più è il consistente aumento delle pendenze di processi iscritti da più di dieci anni: da 332 a 451 e tra questi troviamo perfino un decreto ingiuntivo. Un paradosso visto che la ratio del procedimento per decreto ingiuntivo è quella di offrire al creditore uno strumento di tutela immediata. Non è proprio il caso di quello che giace da più di 10 anni nel nostro palazzo di giustizia.

Da tempo l’Ordine degli avvocati si sta battendo perché la giustizia senese trovi la quadra e si possano risolvere le varie criticità. Il lavoro portato avanti nel tempo dagli avvocati viene ricordato anche nella relazione di accompagnamento al programma di gestione dei procedimenti civili tanto che si legge: «la Corte di Appello nel 2015 ha riservato a questo ufficio una speciale attenzione anche in seguito all’eclatante protesta degli avvocati del locale Foro che ha messo a nudo la grave crisi nel settore civile, acuita dall’accorpamento con il tribunale di Montepulciano». Ma le cause di quanto sta accadendo vanno ricercate lontane nel tempo: basti pensare che l’ultimo documento organizzativo generale risale al triennio 2009-2011.

ORA TUTTA questa situazione l’hanno presa in mano il presidente facente funzioni Luciano Costantini e il procuratore capo Salvatore Vitello che hanno dalla loro parte l’Ordine degli avvocati con a capo il presidente Nicola Mini. Ci vorrà del tempo per rimettere in sesto la giustizia senese, per diminuire le pendenze nel civile e rendere i processi più agevoli. Una cosa è certa anche gli organismi superiori dovrebbero fare la loro parte. Il caso di Siena è stato attenzionato lo scorso anno dalla Corte di Appello, ma servono strumenti concreti e uno spiraglio in questo senso si intravede con il trasferimento del civile (a marzo forse) nella sede di Camollia.