Strisce e segnaletica ‘a tempo’ . Rifatte, ma destinate a sbiadirsi

Il Comune usa vernice «idrosolubile» a forte rischio di usura

Strisce 'sbiadite'

Strisce 'sbiadite'

Siena 21 aprile 2015 - TRE OPERAI e cinque bidoni di vernice. La chiamano gestione della cosa pubblica ‘in economia’. Sono le risorse messe a disposizione dal Comune per rifare il look alle strade urbane: una sorta di budget per attualizzare il guardaroba stagionale. Ovvero per chiudere qualche buca più profonda, raddrizzare un paio di cartelli e imbiancare qualche striscia sull’asfalto. Ebbene, con i primi caldi e la bella stagione alle porte sono partiti i lavori di ripristino della segnaletica orizzontale stradale: interventi più che puntuali, visti i nostri recenti servizi a segnalare strisce pedonali più che sbiadite e segnaletica ‘fantasma’ in tanti punti strategici del reticolato viario urbano.

GLI INTERVENTI sono, dunque, scattati aal buiod opera del Comando della polizia municipale, vigile sulla sicurezza stradale: al lavoro sono gli operai stessi del Comune e le risorse (economiche) impiegate sono provento delle multe fatte (e riscosse) in città. Ebbene, come in più puntate abbiamo segnalato laddove la segnaletica orizzontale deficeva, ora prendiamo nota delle strisce pedonali e divisorie della carreggiata che stanno riprendendo colore (bianco). A partire dal trafficatissimo quartiere dell’Acquacalda, che ha visto negli ultimi giorni ricomparire la scritta dello ‘stop’ sull’asfalto all’incrocio fra via Di Baviera e via Gabrielli; come al vicino crocevia fra, ancora, via di Baviera e via Bianchi. In via Raimondo da Capua (strada in discesa che collega via Tolomei con la rotatoria pre-uscita della tangenziale dell’Acquacalda) sembrano uscite dal cappello, ovvero ricomparsi da sera a mattina, due attraversamenti pedonali da tempo cancellati dall’intenso traffico di zona. Ripassate, poi, le utilissime e assai usate ‘zebre’ di via Celso Cittadini. Come da nostra puntuale segnalazione, gli operai-imbianchini comunali sono quindi arrivati nei pressi di alcuni delicati incroci cittadini, dove la segnaletica sbiadiata è più pericolosa che altrove: e quindi ecco ripassate le righe di stop e l’attraversamento pedonale di via Ricasoli, all’altezza del semaforo con via Nazario Sauro. Stesso intervento fotocopia in via Enea Silvio Piccolomini, dove la segnaletica orizzontale nei presssi del semaforo con via Girolamo Gigli necessitava ormai da tempo di una imbiancata stagionale. Non si è invece ancora venuti a capo della questione – lamentata da diversi residenti e frequentatori della zona – della regolarizzazione dei tempi, fra rosso e verde, dello stesso semaforo: che allo stato attuale non concede abbastanza minuti alle persone anziane e con dificoltà motorie per attraversare. In via della Stufasecca gli intervbenti di ripasso, fra asfalto e imbiancature, sono molteplici, ma non tanto frequenti quanto l’incessante passaggio veicolare vorrebbe. La curiosità è, poi, in quella quantità di vernice ‘a risparmio’ messa a disposizione: e così è facile notare strisce pedonali, ad esempio, ripassate non completamente ma solo nei punti più sbiaditi, ovvero all’occorrenza. E quanto durerà il nuovo ‘make up’? Non più di una stagione, perché da tempo la vernice utilizzata è idrosolubile (quella ‘a piombo’ di una volta è stata messa al bando perché nociva) e quella ‘fluorescente’ (fotosensibile), stesa lungo le strade di alcune ricche regioni, qui è e rimarrà solo un miraggio. 

Paola Tomassoni