Giovedì 18 Aprile 2024

«Mussari a conoscenza operazione Alexandria»

Le motivazioni della sentenza con cui l'ex presidente di Mps è stato condannato a 3 anni e 6 mesi insieme all'ex dg Vigni e all'ex capo dell'area finanza Gian Luca Baldassarri

Giuseppe Mussari

Giuseppe Mussari

Siena, 29 gennaio 2015 - L’ex presidente di Mps Giuseppe Mussari 'era perfettamente a conoscenza dei dettagli dell’operazione e del suo valore economico, così come della sua genesi, segnata dal fallimento delle trattative con Jp Morgan'. Lo scrive il Tribunale di Siena nelle motivazioni della sentenza, depositate oggi, con cui lo scorso 31 ottobre sono stati condannati a 3 anni e 6 mesi lo stesso Mussari, l’ex Dg Antonio Vigni e l’ex capo dell’Area finanza Gianluca Baldassarri. Il reato a loro contestato era l’ostacolo alle funzioni dell’autorità di vigilanza per la mancata consegna agli ispettori di Banca d’Italia del mandate agreement, il contratto per la ristrutturazione, con la banca giapponese Nomura, del derivato Alexandria. 'Mussari - scrivono i giudici - in sede di esame, ha richiamato i propri compiti istituzionali nel dettaglio, evidenziando di non aver partecipato a un negoziato con Nomura ma di aver agito, nel corso della call conference, come “rappresentante puro”, cioè quale semplice nuncius, leggendo soltanto ciò che gli era stato consegnato'. Invece, per i giudici senesi, 'Mussari, avvocato, già presidente della Fondazione Mps e presidente dell’Abi, dopo essere stato coinvolto nella trattativa con Jp Morgan, era perfettamente in grado di comprendere i pregnanti indici di anomalia della call conference e le ragioni per le quali Nomura gli stava chiedendo il suo assenso all’operazione, assumendo un ruolo esecutivo e determinante, tanto che, a circa tre settimane di distanza, il mandate agreement è stato sottoscritto'.