Palio, i segni della Torre nel Drappellone di Mori

I colori e i simboli richiamano anche Nicchio, Valdimontone e Pantera

Francesco Mori presenta il suo Palio (Foto Di Pietro)

Francesco Mori presenta il suo Palio (Foto Di Pietro)

Siena, 27 giugno 2015 – I segni che richiamano la Torre nel Palio di Francesco Mori sono forti. Ed evidenti. Partiamo dal colore cremisi con cui l’autore ha dipinto il profilo della città, i suoi palazzi. La Torre del Mangia stessa. Impossibile non riconoscervi le tinte di Salicotto. Così come non si può dimenticare  quel sole che, scorrendo le bandiere anni ’50 della Contrada, campeggia sulla seta. E che è elemento centrale  nel Drappellone di Mori.  Marco Ciampolini, presentando l’opera,  scrive: «La Madonna protegge Siena minacciata da un’aggressione pirotecnica di fuochi celesti che, senza il suo materno e amorevole scudo, si abbatterebbero inesorabili sulla città distruggendola. Questi lapilli infuocati solcano un cielo profondo, notturno, dove la luce naturale è assente e la sensazione è di gelo. Insomma, una notte buia, allegoria di tanti mali di questo tempo presenti e roventi anche in Siena, che la Madonna cerca di arginare con l’ampio mantello. Così la notte non prevarrà e la città sarà riscaldata da un sole raggiante. Il simbolo di Gesù». Non solo. I raggio verticale del sole giunge al cuore della Madonna, in basso arriva a toccare la Torre del Mangia. Come se dunque ci fosse un filo diretto, una protezione particolare,  fra la Vergine e la Torre, appunto. Il cui sole brilla sulla città. Sembra questa la lettura più ‘forte’ sotto il profilo dei colori e delle interpretazioni. Anche se la parte alta del Drappellone è azzurra e con i fuochi di artificio gialli e rossi richiama il Nicchio. Così come la corona sulla testa della Vergine, simile a quella presente nel fazzoletto dei Pispini.   Ma i segni non finiscono qui. L’aureola della Madonna è rosa, come parte del vestito che spunta sotto il manto. Dunque Valdimontone. E ancora. I due barberi più  vicini alla Vergine sono Nicchio e Pantera, con quest’ultimo che appare sensibilmente più alto. Di un soffio.