Scotte, i ricoveri vanno a rilento. Si punta il dito sul taglio dei letti

Il dg Pierluigi Tosi: "Ce ne sono dieci in più dello scorso anno"

L'ospedale senese delle Scotte (Di Pietro)

L'ospedale senese delle Scotte (Di Pietro)

Siena, 21 agosto 2014 - METTI un «ponte» festivo come quello di Ferragosto, aggiungi l’ormai (fisiologico) taglio dei letti che scatta con le ferie. Condisci il tutto con la sorte che spedisce, contemporaneamente, ben sei pazienti in codice rosso al pronto soccorso delle Scotte ed ecco che la macchina s’ingrippa. Anche la più rodata. «So che ci sono stati problemi di ingolfamento quanto ai ricoveri ma è stata la sovrapposizione di tali fattori a determinare 48 ore critiche al Dea. Lo ripeterò poi finché ho voce che l’afflusso in ospedale cresce in coincidenza dei giorni festivi, anche perché il cittadino non può rapportarsi con il proprio medico. Ma anche questa volta, nel complesso, la struttura ha retto e smaltito l’attività che — spiega il dg delle Scotte Pierluigi Tosi — vedeva sommarsi l’attenzione verso patologie minori con quella per politraumi». Ecco spiegato l’arcano dell’intasamento che ha causato un piccolo collasso del pronto soccorso e, a catena, disagi per i pazienti. Si punta il dito contro il taglio drastico dei posti letto nel periodo estivo. «Guardi, la riduzione è in perfetta linea con gli altri anni. Anzi, le dirò che questa stagione ci sono una decina di letti in più per la chirurgia programmata. La separazione di quest’ultima dall’attività d’urgenza ha proprio la funzione di penalizzare la prima e consentire un andamento lineare di entrambe». La maggior parte delle specialistiche riprenderà già dal 25 agosto, un paio di reparti invece torneranno a pieno regime solo dal 15 settembre. «Noi volevamo vedere di anticipare al primo settembre, per tutti. Ma esiste un problema di assunzione di personale infermieristico. Sono state inserite già 11 unità ma ne mancano ancora sei per avere il giusto equilibrio (destinate tra l’altro a reparti critici come terapia intensiva e chirurgia, ndr). E’ dovuto ad una lentezza nello scorrimento delle graduatorie, costituite a livello di area vasta, che letteralmente ci massacra. Non esagero. Già da mesi abbiamo segnalato il problema alla Regione affinché si sblocchi la situazione». Se a metà settembre la pianta organica non sarà a regime come si muoverà l’Azienda ospedaliera-Universitaria? «Semplice. sarò costretto, per sopperire alle necessità, ad assumere degli interinali». Il costo è maggiore, se non sbaglio. «Sì, intorno al 15%. Ma è chiaro che non posso consentire che si verifichino criticità». Una questione sul tavolo, dunque, al rientro dalle ferie. Altri progetti? «La messa a punto, grazie a risorse che arriveranno, di un piano di investimenti importanti per le Scotte nel 2015».