Santa Maria della Scala: 2 milioni per partire

Ecco i soldi per l'ex spedale

Daniele Pitteri

Daniele Pitteri

Siena, 11 febbraio 2016 - Anno nuovo, vita nuova per il Santa Maria della Scala. Il 2016 ha portato in dono non soltanto il direttore, ma anche una mutata organizzazione e, soprattutto, un gruzzolo inatteso. Due milioni di euro, nello specifico. In Comune non hanno rotto il salvadanaio, bensì – spiega il Sindaco – «scrutato in modo certosino tra le pieghe dei vecchi bilanci». Sono così saltate fuori risorse che erano state destinate, negli ultimi quindici anni, a una pluralità di interventi sul Santa Maria ma che, in parte, non sono state spese. Residui vincolati a quel luogo e che a quel luogo, dunque, tornano.

Costituiranno la quota di co-finanziamento comunale nel progetto che la Regione Toscana ha stilato sull’asse Medioevo e Via Francigena, stanziando dieci milioni di euro: coinvolge altri comuni, ma con Siena capofila e l’Antico Spedale luogo fulcro. Il progetto senese è pressoché pronto; servono il nulla osta da parte della Soprintendenza, poi il via libera della Regione.

Interesserà, in primis, la valorizzazione della strada interna – anello cardine della Francigena – oltre che il recupero degli spazi non ancora fruibili e la totale messa in sicurezza del complesso. «Sarà – sottolinea Valentini – una visione di insieme che varrà per l’intera Francigena toscana, italiana ed europea». Con un moltiplicatore economico di 1 a 2,5: grazie al co-finanziamento regionale che pesa per il 70 per cento, infatti, ogni euro investito ne genererà due e mezzo.

L’obiettivo è chiaro: recuperare il complesso per approdare, infine, al tanto agognato trasferimento della Pinacoteca, su cui continuano i colloqui con il Polo Museale Regionale innanzitutto per la necessità condivisa di aggregare un pool di esperti che si occupi del progetto scientifico.

Intanto, in Comune, l’arrivo di Pitteri ha dato il la a una riorganizzazione: è nata la Direzione Musei e, sotto di essa, hanno preso forma due nuovi servizi, quello di «programmazione culturale» e gestione amministrativa, affidato a Roberta Mari, e quello di «valorizzazione, gestione e sviluppo», con un’impronta più tecnica, diretto da Francesco Montagnani.

C’è una squadra, insomma, per il Santa Maria e comprende chi già vi lavorava – «in loro ho trovato competenza, entusiasmo e grande senso di appartenenza» chiarisce il neo-direttore Pitteri – e altre professionalità attinte dall’organico comunale. Non c’è, invece, un mutato indirizzo politico: nessun assessore per lo Spedale garantisce Valentini. Che aggiunge: «Semmai avrà una delega autonoma, resterà al Sindaco».