Giovedì 25 Aprile 2024

Il regalo si è ristretto a ‘pensierino’: «Vendite in calo rispetto al 2013»

«Oggi i clienti basano gli acquisti su budget fortemente ridotti»

Viaggio nel Natale

Viaggio nel Natale

Siena, 16 dicembre 2014 - SU UNA VETRINA di Banchi di sotto si legge ‘1.000 regali a meno di 10 euro’, su un’altra per il Corso ‘più regali meno spendi’. Messaggi dell’austero momento, con target già individuato e rispecchianti il trend di questo Natale. La crisi morde anche l’albero più bello. Siamo già a metà del ‘viaggio dei regali’, considerando che gli acquisti normalmente partono a ridosso dell’Immacolata e si consumano nello sprint finale della vigilia, fra una settimana dunque. Allora quale è il messaggio senese? In realtà sono due: per incentivarlo a spendere il cliente deve essere portato per strada. Poi, è sempre più vero che il regalo ‘si fa pensierino’: il budget si ferma intorno ai 20 euro, ma con punte inferiori notevoli. Insomma il dono è immancabile, ma sempre di minor valore e pur minimamente utile.

La prima indicazione, dunque, dice che la corsa al regalo anche a Siena è puntualmente partita con il weekend dell’8 dicembre, che a Siena ha fatto il boom con il Mercato in piazza. Ed è l’evento che ha fatto la differenza, rispetto agli altri finesettimana, portando tanta gente in città, da fuori. E fra la gente, anche tanti clienti. «Come vanno le vendite? Al rallentatore – dice Claudia dell’orologeria Betti – . Al di là dell’8 dicembre i weekend stanno deludendo: c’è minore afflusso del previsto e soprattutto siamo ancora nella fase di studio. Entrano, guardano, chiedono il prezzo. Gli unici acquisti veloci sono quelli dei ‘pensierini’». «Direi che ancora l’acquisto natalizio non è partito: nella quantità soprattutto – è la versione di Giusy de la profumeria La Gardenia –. C’è tanta gente in giro ma solo a vedere. Considerando che è il 15 dicembre siamo solo ai primi doni: in passato dal 10 dicembre ogni scontrino era un pacchetto, invece oggi si acquista per sé».

Dunque l’acquisto dipende sempre più dalla necessità del bene: si inizia forse a regalare ciò che può servire al destinatario e dunque fargli piacere, più che ciò che piace a colui che regala. «Da noi la corsa al regalo è partita e bisogna considerare che l’acquisto medio è di circa 50 euro – racconta Consuelo di Occitane –. Certo abbiamo fatto qualche promozione in più, ma chi viene da noi sa ciò che vuole. Si nota comunque il calo del flusso di clienti: qui a Siena si è avuto il pienone solo per il Mercato nel Campo. L’evento aiuta, anzi in alcuni casi e periodi è fondamentale: l’anno scorso fu fatta una convenzione con il gestore dei bus per lo shopping natalizio e funzionò. Il commercio ha bisogno di essere incentivato e aiutato, ma Siena non sembra averlo ancora capito».

Il settore che risente meno è quello che gira intorno ai figli e ai più piccoli: «Si sta spendendo meno, direi che per un regalo medio una ventina di euro possono bastare. E si tratta comunque di abbigliamento, necessità per i ragazzi, cui le taglie sfuggono in fretta»: questa la scena, rappresentata da Patrizia Bernini, da Original Marines. Il libro, allora è il cult, perché la cultura è l’unico svago che ancora ci si permette: «Vanno sempre le guide, ma più che dei Paesi, come una volta, quelle di poche pagine specifiche di una città, una capitale europea ad esempio; perché tanto i viaggi si sono ridotti a pochi giorni – racconta infine Elena Culivicchi di Feltrinelli –. Vanno bene i libri, come anche i giochi istruttivi per bambini. Ma l’esplosione vera e propria ad oggi è Smartbox (pacchetti viaggio da regalare e consumare a piacere): si regalano ai figli più grandi, come ad amici».