Il Premio Mangia all’architetto dei giardini

Massimo riconoscimento a Luciano Giubbilei. Medaglie a Benucci e Giannelli

Ghigo Giannelli

Ghigo Giannelli

Siena, 4 maggio 2016 - IL GIOVANE architetto dei giardini, senese dell’Oca e vissuto nel rione fino all’adolescenza, monturato nel giro, riceverà il Premio Mangia. Lo conoscono in tutto il mondo, Luciano Giubbilei, per quel suo far parlare la luce attraverso il verde e la realizzazione di geometrie naturali di cui è riconosciuto maestro nel mondo. Tanto da aver ricevuto, grazie al suo splendido giardino di luci ed ombre – era il 2014 ma non è l’unico riconoscimento in carriera – quello che in Gran Bretagna considerano il Nobel del giardinaggio al «Chelsea Flower Show». Stupì i giudici con il suo meraviglioso garden di luci e ombre, creato per Laurent Perrier. Giubbilei, che da anni vive a Londra ma quando può torna a Siena, è una delle eccellenze che portano in alto il nome della città nel mondo.

Unanimità nel Magistrato delle Contrade sulla proposta del suo nome, avanzata dal governatore di Fontebranda Francesco Cillerai. Stesso esito, nella riunione fiume di lunedì sera, per le figure indicate per la medaglia di civica riconoscenza. Una sarà assegnata, se il Concistoro del Mangia accoglierà le candidature, a Riccardo Benucci. La ‘sua’ Torre ha pensato che fosse il giusto riconoscimento per l’enigmista e poeta senese, 60 anni, che nell’ottobre scorso è stato nominato presidente dell’Associazione Biblioteca enigmistica italiana «Giuseppe Panini» per il biennio 2016-2017. Cultore dell’arte di Edipo, sin dal 1980 si occupa con amore di questo particolare settore culturale, e ha all’attivo premi raccolti in oltre 150 concorsi di composizione e soluzione. Tra i più assidui collaboratori della «Settimana Enigmistica», firma dal 1973 i giochi anche con gli pseudonimi di ‘Spadaforte’ e ‘Rosso fulmine’, oltre che Pasticca. Fra i molteplici impegni anche quello di presidente del Circolo dei Lenti di Siena.

Non ha bisogno di presentazioni l’altra medaglia di civica riconoscenza proposta dal Drago: Enrico (Ghigo) Giannelli. E’ stato priore (1974-1979) e capitano (1982-1987)di Camporegio, vittorioso nel 1986 con Ogiva montata da Falchino. Il suo merito è in realtà di essere un grande divulgatore della storia del Palio e delle Contrade tutte, non soltanto della propria. Una memoria formidabile, la sua, che trattiene aneddoti ed episodi della Festa, conosciuta mei minimi particolari. Un personaggio molto amato dai dragaioli (e non solo) di tutte le età.

Fin qui le proposte. Bisognerà vedere se verranno ora accolte dal Concistoro e se resteranno soltanto queste tre. Fra gli argomenti sul tavolo del Magistrato delle Contrade restano anche altre questioni: dal Museo del Palio alla concessione della Piazza per le cene della vittoria dicendo basta alle deroghe da approvare in consiglio comunale, passando per la modifica dell’articolo 3 dello Statuto da parte della Commissione regolamento.