Laurea ad honorem per Martin Schulz

Il presidente del Parlamento europeo a Siena. "Regeni? Finora le autorità egiziane hanno fallito la prova"

La laurea a Martin Schulz (foto Lazzeroni)

La laurea a Martin Schulz (foto Lazzeroni)

Siena, 22 aprile 2016 - Al presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, oggi l'Università per stranieri di Siena ha conferito la laurea honoris causa in Scienze linguistiche e comunicazione interculturale.

"Un onore e una grandissima emozione essere oggi all'università per stranieri di Siena", ha scritto Schulz su Twitter.

Il rettore Pietro Cataldi ha motivato la decisione di conferire questa laurea con la volontà di "riconoscere e valorizzare il percorso esemplare di un grande uomo politico europeo, che in anni difficili per l'europeismo inteso quale modello culturale e non solo finanziario, ne ha strenuamente difeso i caratteri di civiltà". "Il suo percorso umano e politico ci incoraggia a credere al valore strategico della cultura e al suo potenziale unificante, nel rispetto delle complesse articolazioni storiche e delle specificità linguistiche e nazionali, la cultura può ancora adempiere a una qualche funzione universalizzante, cioè alla costruzione e tutela di un universale umano", ha affermato ancora il rettore secondo quanto si legge in dichiarazioni riportate sul sito dell'università.

Schulz ha parlato anche del caso Regeni. "Oggi non voglio entrare nella controversa questione dell'odioso e vile omicidio di Giulio Regeni. Il Parlamento europeo si è già espresso al riguardo, chiedendo alle autorità egiziane di dar prova di trasparenza e di collaborare con le autorità al riguardo. Finora hanno fallito la prova". "L'Unione europea e il Parlamento europeo continueranno ad essere vigili", ha aggiunto. "Vorrei inoltre chiaramente dire: Giulio Regeni - ha proseguito - era un cittadino italiano ma anche un cittadino europeo. E l'Unione europea sostiene l'Italia nella sua ricerca della verità".

Durante la sua lectio magistralis Schulz ha anche parlato di terrorismo: "La reazione al europeo al terrorismo - ha detto - non può e non deve essere una fotocopia di quella americana dopo l'11 settembre, Usa che dettero priorità alla sicurezza rispetto alle libertà individuali".