Denaro in cambio di permessi di soggiorno: denunciate due donne

Le due hanno raggirato alcuni extracomunitari per tre anni. Sul caso indaga la procura della repubblica di Roma

Carabinieri in azione (foto archivio)

Carabinieri in azione (foto archivio)

Siena, 23 marzo2015 - Incassavano denaro in cambio di visti e documenti, poi rivelatisi falsi, per l'Italia, così due donne sono state denunciate. La truffa scoperta dalla polizia a Chiusi ( Siena) avrebbe casi analoghi a Roma. Le ingenti somme di denaro sarebbero state pagate in cambio del visto d'ingresso in Italia per i familiari. Le due donne, una italiana ma di origine guatemalteca residente a Roma e l'altra filippina, rispettivamente di 42 e 49 anni, raggiravano da tre anni alcuni extracomunitari fino a quando non sono state smascherate e denunciate per truffa aggravata.

Sul caso indaga la Procura della Repubblica di Roma. A far scattare le indagini la denuncia di una delle vittime, anch'essa filippina, al commissariato di Chiusi ( Siena) due anni dopo il raggiro cominciato nel 2012. La donna era stata contattata da una connazionale, cugina della sua amica, che le proponeva di far entrare in Italia il figlio, residente nelle Filippine, con regolare visto di ingresso e relativo nulla osta per lavoro subordinato stagionale. Il tutto dietro pagamento di 500 euro da versare subito e 3mila euro all'ottenimento del nulla osta.

La vittima accettò e le tre donne s'incontrarono a Roma per sbrigare le pratiche di pagamento in cambio delle fotocopie dei documenti, poi rivelatisi falsi. Passati diversi mesi senza ricevere gli originali, la vittima contattò l'ambasciata scoprendo che nessun visto era stato richiesto e rilasciato. Chiese quindi spiegazioni alla signora italiana alla quale aveva consegnato i soldi: la risposta fu l'ipotesi di un disguido e la di disponibilità alla restituzione del denaro. La truffatrice però si rese irreperibile. Trascorsi altri due anni in attesa di documenti che non arrivavano, scattò la denuncia alla polizia di Chiusi che ha permesso di scoprire altre truffe con modalità analoghe nei confronti di altri cittadini di nazionalità filippina commesse dalle due donne. Ad ora sarebbero accertati un altro caso a Chiusi e altri due a Roma su cui indagano i Carabinieri.