Sarà un Palione: il Nicchio estrae i Servi. Soltanto una Contrada non ha l’avversaria

Il sindaco sul caso Veleno II: "Andati al di là di quanto è accettabile nella logica delle rivalità"

Il capitano Palazzi abbracciato dai contradaioli (Foto Lazzeroni)

Il capitano Palazzi abbracciato dai contradaioli (Foto Lazzeroni)

Siena, 6 luglio 2015 - "Non ci facciamo mancare niente. Proprio vero. Però il Palio e Siena hanno gli anticorpi per riuscire a gestire anche le situazioni di forte tensione. Quindi sono preoccupato di questo Palio come lo ero di quelli precedenti. Alla fine la festa e la nostra città riescono sempre ad affermare la loro unicità". Fotografa così il sindaco il canape dell’Assunta uscito dall’estrazione. Che vede le bandiere di ben nove rivali (otto per la Torre, che non si considera tale l’Onda) al primo ordine di trifore del Comune. Ad uscire – il destino a volte è strano – è stato il Valdimontone. Tirato sul dal mangino del Nicchio inviato in Comune dal capitano. Le due rivali, dopo le tensioni per nulla attutite a causa del placcaggio di Veleno a Tittia, si ritrovano in Piazza in una Carriera ad alta tensione e con tanti conti da pareggiare. Le altre due Contrade estratte sono state Chiocciola e (la solita, è il caso di dirlo stante la fortuna) Selva. A quest’ultima porta bene il 5 luglio: era già uscita nel 1987 e nel 1998. Correranno invece di diritto l’Assunta 2016 Leocorno, Bruco, Aquila, Pantera, Drago, Civetta e Giraffa.

Il caldo è opprimente nella Conchiglia. Tanti sono andati al mare ma molti sono rimasti in città. Soprattutto la Torre che ha guardato l’estrazione con il Palio, davanti a Salicotto, tutta vestita di rosso. Nessuna attesa per la Contrada visto che Oca e Onda erano già sul tufo di diritto con lei. Insieme a Nicchio, Lupa, Istrice e Tartuca. Le chiarine annunciano che i giochi sono fatti. E quando si apre la trifora e spunta la bandiera del Valdimontone in Piazza c’è un boato. Di gioia per i montonaioli, di stupore per chi già immagina quanto forte potrà essere lo spirito di rivalsa fra le due avversarie. Poi esce la Chiocciola. E i contradaioli volano verso il Comune saltando ed esultando, abbracciandosi con il capitano Claudio Villani che resta ad attendere il mangino fortunato. San Marco era uscito a sorte anche lo scorso anno ad agosto. Un’attesa breve come lo è stata per la Selva. Terza bandiera a spuntare dalle trifore, completando le dieci. Una sentenza che costringe Giraffa, Bruco, Aquila e Drago a saltare l’intera annata paliesca. L’unico Palio, come scritto da La Nazione, con queste rivalità sul tufo era quello del 16 agosto 1775 vinto dalla Lupa. Solo che al posto del Bruco, unica senza rivale, c’è adesso la Selva. Recentissima invece una Carriera con nove rivali: luglio 2013. C’erano ancora Torre, Oca e Onda, poi Nicchio e Valdimontone. Infine Civetta, Leocorno e Pantera che adesso invece non corrono.

"Abbiamo confermato il mossiere, non è stata avanzata alcuna perplessità da parte dei capitani", spiega il sindaco a fine estrazione. E torna sulla decisione di sospendere in via d’urgenza per l’Assunta Veleno II.

"A tale scelta non ha partecipato la giunta perché – sottolinea – per la procedura regolamentare questo potere è assegnato all’assessore delegato al Palio. Mazzini ha fatto bene a prenderla in modo rapido, ciò che è avvenuto va al di là di quanto è accettabile nella logica della gestione della rivalità. C’è stato un comportamento particolarmente grave che ha giustificato una misura tempestiva e forte come quella della sospensione. Dato che il Comune parla per atti c’è anche scritto che la procedura sanzionatoria sarà valutata insieme ad agosto nei tempi canonici".

Spiega poi che è stata usata "la procedura d’urgenza perché c’erano le condizioni che lo richiedevano". Relativamente all’idea di emettere le sanzioni dopo ogni Palio, Valentini ribatte: "Bisogna riflettere fuori stagione. I tempi ora non sono compatibili con l’estrazione di luglio. Se si vuole questo, lo chiederò alle contrade, dobbiamo cambiare qualcosa nel meccanismo attuale". Un’ultima battuta sugli animalisti: "Non so se vorranno confermare i proclami che hanno fatto. Spero che chi parla senza conoscere il Palio abbia l’umiltà di capire questa grande festa".