Siena, 2 luglio 2016 - E’ stata l’Aquila a vincere la provaccia davanti ad una Piazza come sempre assonnata e con tanti palchi semi-vuoti. Le cene della prova generale hanno messo a dura prova la tenuta dei senesi ma adesso si riparte, attendendo il Palio. Prima si è svolta la messa del fantino durante la quale l’arcivescovo di Siena Antonio Buoncristiani ha evidenziato che «Siena deve continuare ad essere la città della Vergine. E lo deve fare rivitalizzando le proprie tradizioni con la linfa delle fede di cui la Madonna è stata prima testimone».
In un altro passaggio dell’omelia Buoncristiani ha chiesto «tranquillità sociale per la nostra società. Costruire tutti insieme, senza contrapposizioni pregiudiziali, una società più giusta e accoglienza, proprio a partire dalla nostra città». Chiudendo con l’auspicio: «Impegniamoci nella fede come facciamo così mirabilmente con il Palio».
Poi è stato il momento della prova. Di rincorsa Gingillo su Porto Alabe (Oca). Tittia su Quadrivia (Nicchio) non ha avuto difficoltà ad entrare fra i canapi dove la cavallina, che in questi giorni ha tenuto in apprensione la Contrada, è rimasta tranquilla. Il mossiere Fabio magni li ha fatti uscire una volta, alla seconda l’ha data buona quando il cavallo della Chiocciola, Raktou montato da Girolamo, si era un pochino calmato. Bene al via la Giraffa con Aquila e Istrice. Quest’ultima ha provato ripetutamente, alla fine ha vinto comunque l’Aquila.