Va in ospedale per un'emorragia: aveva già perso il feto sulla strada

La donna: "Non mi sono accorta di avere abortito"

Ospedale (foto repertorio)

Ospedale (foto repertorio)

Siena, 30 novembre 2015 - FETO abbandonato lungo la strada che collega San Gimignano a Poggibonsi (Siena). Un mistero che si dipana su questa provinciale che tocca la campagna della Valdelsa. Una storia tutta da chiarire dove di certo c’è solo il ricovero di una giovane donna per una importante emorragia. Sono da poco passate le 22 di venerdì quando all’ospedale di Poggibonsi arriva una trentenne italiana residente a San Gimignano. E’ in compagnia del convivente. Sta male e perde molto sangue. I medici le prestano tutte le cure del caso e si rendono conto che l’emorragia è legata ad un aborto, ma il feto non c’è. Che fine ha fatto? Cosa è accaduto nelle ore precedenti l’arrivo in ospedale? Domande alle quali i sanitari non sanno rispondere. Vengono avvertiti i carabinieri.  I militari poco dopo giungono al pronto soccorso e ascoltano il convivente della ricoverata e poi anche la donna. La versione dei due combacia. Sostengono che la trentenne era al quarto mese di gravidanza e fino all’altro ieri la gestazione procedeva normalmente. Improvvisamente la donna aveva accusato dei lancinanti dolori al basso ventre tanto che l’uomo aveva deciso di portarla con la sua auto in ospedale. Lungo il tragitto da San Gimignano a Poggibonsi la situazione era peggiorata tanto che il convivente aveva deciso di fermarsi. La sua donna era scesa e là ci sarebbe stato l’aborto spontaneo. I due erano poi ripartiti perché era quanto mai necessario affidarsi alle cure dei medici.  COME era stato possibile che i due non si fossero accorti da aver «abbandonato» il feto sul ciglio della strada? E’ vero che era notte e verosimilmente nella concitazione di quei momenti (non dimentichiamo che lei stava perdendo molto sangue tanto che una volta ricoverata le verrà fatta una trasfusione) la coppia non ha pensato ad altro se non ad arrivare prima possibile in ospedale. Fatto sta che i carabinieri stanno facendo indagini perché c’è bisogno di chiarire alcune circostanze e rispondere alle tante domande che circondano questa tristissima storia. La trentenne è stata interrogata e il suo convivente di fatto ha permesso il ritrovamento del feto. Al momento non c’è alcuna iscrizione nel registro degli indagati perché gli investigatori stanno cercando di chiarire se sia trattato di una serie di coincidenze fortuite fino al punto che i due non si sono accorti che nel momento in cui la donna esce dall’ auto in preda a lancinanti dolori «perde» il feto, oppure se le cose sono andate diversamente.