Nel Pd avanzano i ‘giovani responsabili’

Stracci e frecce avvelenate animano la vita interna dei partiti. Sel sempre più vicina alla scissione dell’atomo IL RETROSCENA

Stefano Scaramelli, mebro della direzione nazionale del Pd

Stefano Scaramelli, mebro della direzione nazionale del Pd

Siena, 17 luglio 2014 - Le frecce scoccano ad altezza uomo. Ma mica da una trincea all’altra, da un fronte all’altro della battaglia politica, ché così tutto sommato sarebbe anche logico. Macché. Nella politica senese il tiro al bersaglio si fa all’interno, ognuno in casa propria. Le serpi in seno, si sarebbe detto una volta, ma qui non è questione di serpi né di seni. E’ questione di correnti alterne e alternate che insieme proprio non riescono a starci. E che seppur condividendo lo stesso tetto, sotto un simbolo e un nome, d’accordo non ci vanno per niente. Partiti separati in casa.

Il Pd, innanzitutto, e questa non è poi una gran notizia. Le ‘anime’ frastagliate si sono sempre guardate in cagnesco, ben prima che il vento renziano arrivasse a struffare i pensieri. Martedì sera è andata in scena l’ennesima dimostrazione quando alla direzione cittadina convocata in fretta e furia — doveva esserci lunedì un’assemblea, ma è stata rinviata a data da destinarsi — è nato un nuovo soggetto. L’ala dei ‘responsabili’ potremmo chiamarla. Anzi, i ‘giovani responsabili’, giacché i promotori sono tutti giovani segretari di circolo che stanno mettendo in discussione il gruppo dirigente. Avevano preparato un documento da sottoporre alla direzione in cui, sostanzialmente, si chiedeva un atto di responsabilità del partito per scindere e slegare definitivamente le tensioni politiche interne dal sostegno all’amministrazione. Come dire, non lasciamo che le nostre questioni si ripercuotano sulla stabilità di governo della città. Un bel punto di rottura, in effetti, considerando quante volte gli attacchi alla maggioranza e alla giunta sono partiti proprio dal Pd, ultimo in ordine cronologico quello consumato ‘ai danni’ dell’assessore Vedovelli. Eppure il documento della responsabilità in votazione non c’ è andato. Una parte della direzione ha lasciato la riunione, si è preso tempo, alla fine è diventato tardi e la riunione è stata aggiornata alla prossima volta. Quando non è dato sapere.

Dall’altra parte della coalizione, in casa Sel, non va affatto meglio. Lì più che separati in casa siamo vicini al divorzio. Con tanto di carte. Ieri, infatti, è stato diffuso un comunicato della «maggioranza delle iscritte e degli iscritti di Sel» che analizzava la situazione nazionale del partito, criticando la fuoriuscita di alcuni membri ‘persi’ a favore del Pd, e lasciando al contempo intravedere la volontà di rompere con l’alleato ingombrante anche a livello locale. Senonché in rapida successione è intervenuto il segretario provinciale di Sel, Simone Ceccherini, denunciando il primo documento come «illegittimo» e stigmatizzando «uscite improvvide, illegittime ed assolutamente autoreferenziali che non fanno altro che minare in maniera pericolosa la stabilità di un intero soggetto politico». «Il coordinamento provinciale si riserva di denunciare l’illegittima presa di posizione agli organismi di garanzia del nostro partito» chiude Ceccherini. Oltre le frecce, volano gli stracci. r.s.