Muore in bicicletta stroncato da un infarto durante l'Eroica

La vittima è Emilio Bravi, 68 anni. La manifestazione annulla tutti i festeggiamenti

Emilio Bravi, a destra, con Italo Zilioli e Franco Bitossi (foto guidorubino.com)

Emilio Bravi, a destra, con Italo Zilioli e Franco Bitossi (foto guidorubino.com)

Siena, 4 maggio 2015 - Si è trasformata in tragedia quella che doveva essere una divertente giornata in bicicletta su strade bianche nel magnifico scenario delle verdeggianti colline senesi. L’«Eroica primavera», una suggestiva manifestazione che ha visto la partecipazione di oltre mille ciclisti in sella a bici d’epoca, con abbigliamento di altri tempi, è stata funestata dal decesso di uno dei partecipanti. Emilio Bravi, un appassionato dei pedali di 68 anni, era arrivato da Lodi per prendere parte a questo magico evento insieme a un amico. Ma verso le 10 di ieri, dopo aver percorso alcuni chilometri, ha avuto un malore improvviso e si è accasciato esanime a terra. L’uomo è stato stroncato da un infarto e nulla hanno potuto fare i soccorritori. L’incidente è avvenuto in località Badia Ardenga, nel Comune di Buonconvento.

Bravi era partito da Buonconvento per il ‘percorso corto delle Crete senesi’, un itinerario di 56 chilometri con un dislivello di 938 metri. Si tratta di uno dei quattro percorsi previsti, definito dagli esperti ‘facile’. Gli altri più difficili erano di 157 e di 102 chilometri. Bravi dopo aver percorso 14 chilometri è stato visto fermarsi, scendere, appoggiare la bicicletta a un cespuglio e poi accasciarsi a terra. A meno di cento metri c’era un punto di ristoro. Uno degli addetti, per caso esperto in pratiche di rianimazione, ha visto la scena ed è subito accorso. Ha praticato al ciclista un massaggio cardiaco ma non c’è stato nulla da fare. Dopo cinque minuti è arrivato anche un medico e poco dopo l’ambulanza da Montalcino (oltre ai carabinieri di questa città) ma non hanno potuto far altro che constatare la morte dell’uomo. E’ iniziato allora l’accertamento della sua identità, perché il ciclista non aveva addosso alcun documento.

Attraverso il numero della sua pettorina, il 1003, si è arrivati al nome dell’uomo. Ma poiché spesso ci sono scambi di pettorina è stato chiamato l’amico, anch’egli lodigiano, con il quale Bravi era arrivato a Buonconvento. Ed è stato proprio lui a confermare che si trattava del suo concittadino. I carabinieri di Montalcino allora hanno avvisato la famiglia. La moglie dell’uomo deceduto ha riferito che il marito non aveva mai avuto problemi di cuore. In seguito al lutto che ha colpito l’Eroica primavera, gli organizzatori hanno annullato tutti i festeggiamenti e gli eventi collaterali previsti, fra i quali una sfilata di auto e di carrozze d’epoca.