Mps, a Milano l'inchiesta su Alexandria e Santorini. I pm senesi: "Non siamo competenti noi"

Incompetenza territoriale. E' la motivazione che ha spinto la procura di Siena a trasferire gli atti a Milano, dove già si trova il faldone di Antonveneta

La sede di Mps

La sede di Mps

Siena, 17 settembre 2014 - Indagini Mps, nuovo giro di boa. Anche i fascicoli delle inchieste relative a Alexandria e Santorini finiscono a Milano dove già si trova il faldone sull'acquisizione di Antonveneta. I magistrati titolari, Antonino Nastasi, Aldo Natalini e Giuseppe Grosso si sono dichiarati territorialmente incompetenti davanti ai giudici del tribunale del riesame di Siena che oggi dovevano giudicare il ricorso presentato dagli stessi pm contro la decisione del gip di Siena che aveva bloccato il sequestro di 1,8 miliardi a Nomura nell'ambito dell'inchiesta su Antonveneta. "I fascicoli su Alexandria e Santorini - spiegano i magistrati - sono stati trasferiti a Milano a fine luglio e quindi "era inutile far pronunciare il riesame, abbiamo voluto evitare sovrapposizioni con i colleghi di Milano".

Cosa resta a Siena, dunque? La procura senese è ancora titolare dell'inchiesta sulla cosiddetta 'banda del 5%' e di altri fascicoli stralcio comunque legati a questo. Sempre a Siena il prossimi 10 ottobre si terra' una nuova udienza, probabilmente l'ultima prima della sentenza, del processo all'ex presidente Giuseppe Mussari, all'ex dg Antonio Vigni, e all'ex capo area Finanza, Luca Baldassarri, accusati tra l'altro di aver occultato il mandate agreement, il contratto stipulato con Nomura per la ristrutturazione di Alexandria.