Lupa, niente Piazza del Campo. Il priore: "Cena nel rione"

Festeggiamenti fra il 18 settembre e il primo ottobre. Formata una commissione speciale

La Lupa si prepara ai maxi-festeggiamenti

La Lupa si prepara ai maxi-festeggiamenti

Siena, 20 luglio 2016 – «Una cosa è sicura: la cena della vittoria si svolgerà nel rione. Stiamo pensando a Fontenuova». La Lupa, nonostante il grande numero di contradaioli che vorrà partecipare all’evento,  dopo 27 anni di digiuno, dunque non cede alla tentazione di puntare su un allestimento in Piazza del Campo come fece invece la Torre lo scorso anno. «C’erano varie ipotesi – prosegue il capitano-priore Gabriele Gragnoli –, si era pensato anche a via Garibaldi ma appaiono chiari i disagi per il traffico.  Qualcuno non avrebbe visto male neppure via Montanini, con il placet eventuale del Drago però ci sono gli esercizi commerciali.  Abbiamo escluso tali idee e, come detto, restiamo a casa nostra, in Fontenuova». 

Poi le date.  «Il calendario non è ancora pronto. Nel senso che i festeggiamenti  si svolgeranno fra il 18 settembre e il primo di ottobre. Non sappiamo se allestire prima la festa nel rione poi la cena, oppure fare quest’ultima e la festa dopo i cenini. C’è tutto il tempo per muoversi», prosegue Gragnoli. Che lunedì sera ha svolto la relazione Palio in un’assemblea gremitissima. «Bello farla con il Drappellone accanto,  è stata emozionante , commovente, esaltante e appassionata. ‘In meno di tre mesi sono passati 27 anni’, ho concluso». 

Formata poi  una commissione speciale  che conterrà tre sotto-commissioni: Numero Unico, cena della vittoria, Festa e ricevimento delle autorità.  In modo da varare un’idea unica  e, sulla base di questa, poi fare tutto il resto. Non si lavora a compartimenti  stagni ma viene condiviso tutto, all’insegna di quel ricompattamento che è stato la cifra del mandato Gragnoli. «Quella centrale, che darà l’imprinting, è della cena della vittoria  dove deus ex machina sarà Mario Catoni. Fu lui, già  nell’89 – prosegue Gragnoli – a realizzare il numero unico che ancora si ricorda per originalità». Gli ex dirigenti coinvolti sono Viviani (Numero unico), Martone (cena della vittoria) e Piperno (festa nel rione e ricevimento), unitamente a numerosi contradaioli  e ai tre vicari Petrangeli, Giannini e Rosini.