Andy Luotto minacciato di morte: l'attore rinuncia ad entrare in scena a Siena

Il famoso artista si scusa per non aver fatto lo spettacolo

Andy Luotto (foto d'archivio)

Andy Luotto (foto d'archivio)

Siena, 4 agosto 2014 - DISAVVENTURA senese con tanto di minacce di morte per Andy Luotto che domenica sera si sarebbe dovuto esibire alle Fonti di Pescaia nell’ambito di «Picnic Siena Summer festival». Lo spettacolo è saltato e il motivo lo racconta lo stesso eclettico e conosciuto anchorman. «Mi sono rivolto a La Nazione — esordisce Luotto — per chiedere scusa a tutta la città di Siena. Non ho fatto lo spettacolo domenica sera e non è stato certo per colpa mia. Nei mesi scorsi sono stato ripetutamente contattato da un organizzatore privato senese e alla fine ho firmato il contratto per la sera del 3 agosto. Sono arrivato a Siena sabato 2 agosto con un autobus visto che il mio interlocutore mi aveva pagato il biglietto per il mezzo pubblico e sono andato in albergo. Lo stesso che mi aveva contattato per farmi fare lo spettacolo mi ha portato a mangiare in un ristorantino e poi da quel momento è scomparso. Sono rientrato in hotel e il direttore mi ha detto che nessuno aveva pagato la camera e quindi sarei dovuto andare via. Sono rimasto basito».

«Ho iniziato a telefonare per capire cosa stava succedendo — prosegue ancora Andy Luotto —. Non ho mai avuto una risposta, ma il peggio doveva ancora venire. Lo stesso direttore dell’hotel mi ha tranqullizzato e poi con lui sono andato in taxi alle Fonti di Pescaia per vedere se l’area fosse stata allestita così come avevo chiesto. Dovevo presentare il mio libro di cucina e per l’occasione avrei preparato anche due o tre piatti. Non c’era nulla. Come potevo fare lo spettacolo che nel programma doveva iniziare alle 20. Ho continuato a cercare l’organizzatore, ma non ha mai risposto alle mie telefonate. Rientro in albergo e a quel punto arriva una persona e chiede di me. Non l’avevo mai visto prima quell’uomo tutto tatuato; mi punta il dito contro e mi dice ‘Io ti sparo... Ti rovino’. Non capisco perché mi sta minacciando e così come era comparso se ne va. Il personale dell’albergo non solo è stato mervigliosamente disponibile e mi è venuto incontro in tutti i modi, ma mi ha perfino offerto la camera. In qualche modo li ricompenserò. Non ho fatto denuncia perché ho temuto che lo stesso che mi aveva minacciato di morte potesse avere atteggiamenti simili con i dipendenti dell’hotel. Sono rientrato a Roma stamani (ieri per chi legge ndr) e ho raccontato tutto questo perché ho sentito il bisogno di chiedere scusa pubblicamente a Siena attraverso La Nazione per non aver fatto lo spettacolo».