"La mia famiglia costretta al giro dell’oca". La prima protesta davanti alla Duprè

La figlia più grande frequenta la scuola, quella più piccola non è stata ‘ammessa’

Scuola

Scuola

Siena, 16 settembre 2014 - PRIMO giorno di scuola amaro per Valentina. Mentre sua sorella all’interno dell’elementare Duprè di via Roma condivideva gioie e apprensioni di inizio anno con gli amici di quinta, lei è rimasta fuori con la mamma. Accanto alla scala di ingresso, nel suo grembiulino blu, ha sistemato la seggiolina e il tavolino portati da casa e si è messa a colorare con le matite nuove. A fianco, i cartelli di protesta in cui si spiegava che non le è stato dato un posto in prima dalla scuola dove già da quattro anni va la sorella. La mamma, Ilaria Violetti, con la sua sofferta protesta ha voluto esprimere il disagio di una famiglia costretta a un «impossibile» giro dell’oca per portare a scuola le bambine in due scuole diverse, ai capi opposti della città. La vicenda di Valentina è emblematica del problema delle liste d’attesa che ogni anno si ripete.

La piccola è una dei 24 bambini che avevano fatto domanda di iscrizione alla Duprè ma che non sono stati accolti perché non c’è posto, in base ai criteri del regolamento che danno priorità ai disabili e ai casi di maggior disagio. Le famiglie quindi hanno dovuto ripiegare su altre scuole. Ma la mamma di Valentina ritiene di essere vittima di un’ingiustizia o per lo meno della «sordità del Comune e della scuola alle esigenze delle famiglie». «Tasse tante: servizi zero» recita uno dei cartelli che campeggiano vicino all’alunna mancata che ispira tanta tenerezza nei passanti. «I bambini non sono pacchi postali — dice un altro cartello —. Devono andare nelle scuole dove i genitori possono accompagnarli con facilità». Il problema è questo: lo stradario stilato dal Comune prevede che Valentina debba andare alla Tozzi. I bambini iscritti alla prima classe della Duprè sono in numero maggiore rispetto alla disponibilità di aule, per cui 24 restano fuori. Fra questi, persino 4 alunni che rientrano nello stradario e a maggior ragione sono stati esclusi gli altri 20 che nello stradario della Duprè non ci sono. Fra questi c’è Valentina. «Purtroppo, non abbiamo aule per soddisfare tutte le domande di iscrizione — spiega la dirigente scolastica, Lucia Regola —. Noi e il Comune abbiamo esperito la possibilità di istituire una nuova sezione per accogliere i 24 bambini in eccesso ma non ci sono gli spazi. Quindi nessuna ingiustizia. Abbiamo solo applicare il regolamento».