Francesco Guccini sale in cattedra all'Ateneo

"Fra Renzi e i sindacati, forse scelgo questi ultimi", dice il cantautore / VIDEO

Francesco Guccini

Francesco Guccini

Siena, 22 novembre 2014  - «SE STO con Renzi o con i sindacati? Non sono un uomo politico, ero un cantautore. Direi un povero ‘untorello’ a cui ora non fa piacere che le sue opinioni vengano sbalestrate qua e là... Dunque no comment». Chi si aspettava il Francesco Guccini graffiante è rimasto un pizzico deluso all’arrivo dell’artista al San Niccolò per una ‘lezione’, soprattutto di vita, agli studenti. Ai suo concerti accorrevano in migliaia, ieri l’aula era stracolma. Niente note, piuttosto la melodia dei pensieri.

Un’empatia spontanea fra i 500 ieri all’Ateneo e il cantante-scrittore giunto da Pavana, paese dell’Appennino dei nonni paterni. L’applauso è convinto quando entra in aula. Rotto il ghiaccio dovuto a quel pizzico di timore reverenziale che un monumento della musica italian come Guccini rappresenta, è la sua fine ironia, condita di sentimenti, a declinare due ore che lasciano il segno. «Sono nato a Modena il 14 giugno 1940... stesso giorno di Rutelli e Bonolis... Non si può avere tutto dalla vita!», scherza raccontando dell’Università non terminata e della voglia, da subito, «di fare lo scrittore anche se il maestro sosteneva che buttavo già le frasi come un cane!». 

 

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