Venerdì 19 Aprile 2024

Gingillo si difende per evitare un Palio di squalifica: "In Comune depositati anche filmati"

Ricorsi anche di Girolamo e Contrada del Leocorno

Gingillo con il capitano del Leocorno

Gingillo con il capitano del Leocorno

Siena, 25 novembre 2014 - Gingillo correrà il Palio di luglio 2015 o lo dovrà saltare perché squalificato? Ecco il quesito più interessante a cui risponderà nelle prossime ore la giunta, chiamata ad analizzare i ricorsi presentati dal fantino, che ad agosto correva nel Leocorno, contro le due punizioni proposte dall’assessore delegato. Ossia un’ammonizione per essere partito dalla settima anziché dalla quarta posizione che gli era stata assegnata dalla sorte, una seconda ammonizione perché è uscito a cavallo di Piazza, una volta terminato il Palio. La somma di tali punizioni da sola farebbe scattare un Palio di squalifica.

«Ne ho anche un’altra per fatti precedenti», spiega Gingillo che conferma il deposito, ieri mattina, «di una memoria, di filmati e foto. Spero almeno che leggano e guardino tutto attentamente. E che mi tolgano le ammonizioni». Il caso del fantino è quello che pesa maggiormente sulle strategie di Provenzano perché Gingillo è uno dei punti di riferimento delle dirigenze che dovrebbero pertanto guardare altrove, almeno per luglio.

Fra i fantini nel mirino della giustizia paliesca figura anche Girolamo ma, non avendo ‘pendenze’, l’ammonizione per essere partito dal terzo invece che dal quinto posto, in caso di conferma, gli consente di essere protagonista nel 2015. «Comunque ho depositato, diciamo così, delle riflessioni contro la sanzione», spiega Girolamo che fra i cavalli da Piazza in scuderia ha ovviamente Querino, poi i più giovani Rocco Nice, Raktou e la novità Reo Confesso. Anche per Salasso non scatterebbe lo stop di una Carriera se la giunta accogliesse l’indicazione dell’assessore delegato di comminargli un’ammonizione. «Quanto alla nostra Contrada – annuncia il priore del Leocorno Massimo Bari – è stato deciso di non ricorrere contro la censura (perché il barbaresco ha fatto uscire da Piazza il cavallo senza far scendere il fantino, ndr) depositando invece una memoria contro la deplorazione». Inflitta per l’aggressione di un lecaiolo a due volontari della Pubblica assistenza.