Zanardi, il medico che lo ha soccorso: "La moglie incoraggiava Alex: aiuto prezioso"

Luigi Mastroianni, il medico legale che per primo ha soccorso Zanardi a Pienza: "’Supererai anche questa’, gli ripeteva la donna"

Alex Zanardi

Alex Zanardi

Siena, 4 luglio 2020 - Non ci sono al momento nuovi indagati nell’inchiesta sull’incidente accaduto ad Alex Zanardi il 19 giugno scorso a Pienza, durante la staffetta tricolore. Un’indagine, quella condotta dai carabinieri della compagnia di Montepulciano, coordinati dal pm Serena Menicucci, che attende risposte importanti dalla perizia affidata martedì scorso a Dario Vangi, ingegnere dell’Università di Firenze. Non è ancora stata ascoltata Daniela Manni, la moglie del campione, che continua a stargli accanto, insieme al figlio Niccolò, in questo momento drammatico. Zanardi è ricoverato ormai da sedici giorni al policlinico in terapia intensiva. Ieri nessun bollettino dalle Scotte, come concordato con la famiglia quando non ci sono novità da comunicare. Intanto, però sul profilo facebook di ‘Obiettivo3’ sono state pubblicate ieri sera alcune foto del campione durante la staffetta, tra cui anche quella con Alessandro Cresti a Sinalunga, l’ultima tappa che ha fatto prima dell’incidente. "La consapevolezza , la gioia di veder concretizzata l’ambizione di aprire le porte dello sport a persone disabili. Questo è il senso del suo progetto Obiettivo3. E questo raccontano le immagini, insieme all’amore che ha saputo raccogliere. Ti aspettiamo!".

Daniela Manni è stata vicina al suo campione di forza e di solidarietà, un esempio per tutti, persino nel momento immediatamente successivo all’incidente contro il tir che risaliva verso Pienza. A confermarlo è Luigi Mastroianni (nella foto sopra), il primo medico che ha soccorso il campione perché si trovava a passare di lì con la compagna per recarsi in una struttura ricettiva dove avrebbe dovuto trascorrere il fine settimana. "Da medico ho compreso subito che era una situazione gravissima. Ho fatto allontanare tutti dal ferito, dicendo solo alla moglie di continuare a parlargli per mantenere un minimo stato di coscienza. E’ stata bravissima. Gli dava forza, accarezzandolo con le parole. E’ stato molto importante perché la funzione uditiva rappresenta uno stimolo al cervello per non spegnersi. Mi vengono i brividi quando ci penso", ha raccontato Mastroianni. "Ripeto, è fondamentale in queste situazioni conservare un minimo stato di coscienza. La funzione uditiva è uno stimolo al cervello per non spegnersi. ‘Signora continui a parlargli, non gli faccia chiudere gli occhi’, le ho chiesto. E lei è stata bravissima, nonostante il comprensibile choc. Lo incoraggiava, non ricordo le parole esatte. Gli diceva comunque ‘forza, non ci lasciare, supereremo anche questa. Forza Alex’", il ricordo di quei momenti del medico legale romano che è stato sentito come persona informata dei fatti dai carabinieri. «Mi chiede, qualora si riprenda come tutti sperano, se andrò a trovarlo? Non credo che la moglie si ricordi di me. Tuttavia se Zanardi ce la farà lo incontrerei molto volentieri, ma non per ciò che ho fatto. Per carità! Non ho fatto niente. Quanto perché è una persona eccezionale. Un esempio". Laura Valdesi © RIPRODUZIONE RISERVATA