Siena, la stima del procuratore Vitello: «Mattarella è un modello di stile»

Al Congresso dell'Anm anche tanti volti cresciuti nelle aule del palazzo di viale Franci

L'intervento di Vitello al Congresso Anm

L'intervento di Vitello al Congresso Anm

Siena, 21 ottobre 2017 - UNO SQUARCIO di amarcord. Non solo perché ieri sono tornati a Siena, dove hanno lavorato per anni al palazzo di giustizia di viale Franci, alcuni volti noti. A partire da Roberto Rossi, ora procuratore nella vicina Arezzo. Ma anche il più giovane Mario Formisano, che attualmente è sostituto a Perugia. Si sono fermati a salutare calorosamente i colleghi senesi, da Antonino Nastasi a Nicola Marini e Aldo Natalini. Tutti presenti al Teatro dei Rinnovati dove, in verità, c’è stato amarcord (costruttivo) grazie anche alle parole del procuratore capo Salvatore Vitello, padrone di casa. Che salutato il ministro Andrea Orlando – «sono stato suo vice-capo di gabinetto fino a tre anni fa» – si è rivolto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella che sedeva accanto al Guardasigilli. «Ho lasciato la Sicilia 34 anni fa per intraprendere questa amata professione. Ho frequentato l’università di Palermo nella seconda metà degli anni ’70 ed ho avuto la fortuna di conoscerla come studente, sia come allievo dell’Istituto di diritto pubblico composto, tra gli altri, dal titolare di Diritto parlamentare, il professor Mattarella appunto, sia da fuori sede per essere stato ospite della casa dello studente di Palermo nel momento in cui il presidente dell’opera universitaria era appunto Mattarella», racconta Vitello.

LEGGI I SERVIZI NEL GIORNALE IN EDICOLA