Un Brunello il terzo vino migliore del mondo: esulta la Tenuta di Renieri

A dirlo è l'autorevole critico enologico, James Suckling, che ha conferito al Riserva 2010 il punteggio di 100/100

La Tenuta di Renieri

La Tenuta di Renieri

Montalcino (Siena), 28 ottobre 2016 - E' il Brunello di Montalcino Riserva 2010, della Tenuta di Renieri, il terzo vino migliore del mondo, secondo la classifica stilata dal prestigioso wine writer James Suckling. La Riserva del 2010, medaglia di bronzo a livello internazionale, risulta anche il primo vino europeo e primo vino nazionale. E’ un riconoscimento prestigioso per Marco Bacci proprietario dell’azienda Renieri che si trova a Montalcino, nel cuore del territorio devoto al Brunello per eccellenza. La Tenuta di Renieri fa parte dei possedimenti dei fratelli Marco e Maurizio Bacci che hanno iniziato l'attività in campo vinicolo con il Castello di Bossi a Castelnuovo Berardenga, nel cuore del Chianti Classico.

Le Terre di Talamo nella denominazione di Morellino di Scansano, completano il panorama vinicolo della famiglia. Nonostante provenga da una famiglia con vocazione al fashion system, Marco Bacci si è appassionato rapidamente alla materia vincola e ha coinvolto anche il figlio Jacopo in questo interesse. Oggi sono loro ad occuparsi della parte enologica e agronomica dei possedimenti. Un lavoro di famiglia che ha dato ottimi frutti grazie all'impegno e alla dedizione senza limiti di tempo.

“Si tratta del miglior riconoscimento che abbiamo mai avuto, – dichiara Marco Bacci, uno dei titolari della Tenuta di Renieri - annunciato dal punteggio di 100 centesimi conferito da James Suckling. Che il nostro Brunello di Montalcino Riserva 2010, fosse un grande vino, era stato attestato anche dai 96 punti di The Wine Advocate di Robert Parker e dai 96 di Wine Spectator. Questo importante riconoscimento di James Sucking che sancisce la Toscana ed il Brunello come vessilli mondiali d’eccellenza nella produzione di vino, sprona ancora di più la famiglia a lavorare verso obiettivi ancora più importanti".

“Un premio che va non solo a noi ma anche alla nostra regione – conclude Bacci – accrescendone e consolidandone il prestigio nel mondo, legato alle produzioni vitivinicole di qualità, fra le quali troneggia il Brunello. Le più importanti riviste specializzate organizzeranno a breve delle presentazioni del nostro vino a New York, Miami, San Francisco e Bangkok”. La Tenuta di Renieri si estende su circa 128 ettari di cui 30 coltivati a vite. Renieri si trova nella parte meridionale del territorio di Montalcino nelle terre che guardano il Monte Amiata.

L’altitudine delle vigne è di 400 metri sopra il livello del mare e l’esposizione a quasi 360 gradi va da est a nord-ovest. I terreni vulcanici sono predominanti a Renieri dove insieme al calcare e al sasso si mescolano le argille rosse e il tufo. L’uvaggio predominante è naturalmente il Sangiovese.

Il casale di Renieri è un tipico edificio in pietra che risale al 1700 e la cantina di circa 1000 metri è stata costruita quasi interamente sotto terra. Il carico delle uve avviene per gravità dal tetto. Così inizia il viaggio che porterà gli acini all'interno della cantina dove trovano collocazione i nuovi tini d'acciaio per la fermentazione alcolica a temperatura controllata fra i 29° e 31°.

Il controllo della temperatura è fondamentale per una corretta fermentazione in quanto permette il sostentamento dei lieviti presenti sulla buccia al momento della raccolta. I tini sono dotati di sistema indipendente di rimontaggio automatico in modo da essere programmati per i cicli necessari alla migliore estrazione dalle bucce. La macerazione è una delle fasi più delicate della lavorazione in cantina in quanto le sostanze che poi determinano i profumi e i sapori del vino vengono estratte durante questo processo dalle bucce. Il giusto abbinamento tra tradizione e tecnologia in cantina, unita ad un grande lavoro di preparazione dei vigneti prima di ogni vendemmia, ha come risultato prodotti di grande qualità e unicità.