Vigile urbano accusato di peculato: potrebbe tornare in servizio

Finito il periodo di sospensione. Ora le mosse del Comune

 Gli accertamenti sono stati condotti dai carabinieri  del comando  di viale Bracci

Gli accertamenti sono stati condotti dai carabinieri del comando di viale Bracci

Siena, 7 dicembre 2017 - POTREBBE tornare a lavoro da lunedì 11 dicembre il vigile urbano del Comune di Siena accusato di peculato e falsità ideologica. Tuttora sospeso dal servizio a seguito della misura interdittiva emessa dal gip, su richiesta del pm Aldo Natalini. Una vicenda molto delicata che ha avuto grande eco perché l’uomo in divisa si sarebbe tenuto i soldi che erano in un portafoglio, trovato da alcune contradaiole della Chiocciola la mattina del Palio, prima della provaccia dello scorso Provenzano. E consegnato appunto all’agente. Una piccola somma: all’interno c’erano due banconote da 50 euro e una da 20. Di più. Secondo la ricostruzione della procura (le indagini sono state condotte dai carabinieri) il vigile, 40 anni, di Siena, avrebbe provato ad utilizzare la carta bancomat a due sportelli, senza successo. Scrivendo poi nella relazione di servizio sulla vicenda – di qui la falsità ideologica – che il borsello era vuoto e le card erano state usate per errore. Pensava di utilizzare quelle personali.

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