Siena: tweet pro Hitler del professore, sono due i pm che indagano

Fioccano le denunce contro il docente universitario

In basso, il rettore Frati durante la riunione per il tweet (Dipietro)

In basso, il rettore Frati durante la riunione per il tweet (Dipietro)

Siena, 4 dicembre 2019 - Il fascicolo aperto dalla procura della repubblica di Siena non appena venuta a conoscenza del tweet a sostegno di Hitler di un professore dell’Ateneo inizia a crescere. Tante le denunce annunciate per la vicenda che vede al centro il docente di filosofia del diritto Emanuele Castrucci, dal 1997 nel dipartimento di Giurisprudenza. La prima è stata depositata ieri mattina, quella dell’Università di Siena. Per il rettore Francesco Frati, infatti, è necessario «procedere nella maniera più diretta e spedita affinché questi fatti siano perseguiti.

Lo abbiamo fatto attraverso un esposto alla procura», annunciava a margine di un evento a Firenze dopo che l’atto era stato depositato. «Vogliamo fare chiarezza», aggiungeva spiegando di non avere avuto contatti con il professore «perché avendo deciso di adire alle vie legali ci parleranno eventualmente i miei avvocati». E a chi chiedeva se avesse avuto segnalazioni sul professor Castrucci, Frati ribatteva: «Anche io leggendo indietro i tweet sono rimasto abbastanza sconvolto, si tratta di un’escalation. Alla luce di quello che abbiamo letto sicuramente qualche mese fa avremmo potuto capire che c’era qualcosa di strano ma si trattava di messaggi molto meno virulenti di quello clamoroso pubblicato giorni fa».

La procura indaga per propaganda e istigazione a delinquere per motivi di istigazione razziale, etnica e religiosa con l’aggravante del negazionismo. E ha disposto – se ne occupano i pm Siro De Flammineis e Valentina Magnini – il sequestro preventivo del profilo twitter del docente con oscuramento.

Tanti facevano notare ieri che in realtà risultava ancora ben visibile ma è chiaro che servono i tempi tecnici ai colossi dei social per effettuare quanto disposto dall’autorità giudiziaria.

Che, come annunciato, al di là dell’intervento diretto su Twitter, ha iniziato a scavare per comprendere che tipo di attività veniva svolta dal professor Castrucci in Ateneo, raccogliendo elementi. Ieri in facoltà non si parlava d’altro e anche per il Corso, fra gli studenti, era un argomento gettonato.

Di più. S’intende verificare l’eventuale esistenza di un collegamento con associazioni o gruppi. Un lavoro certosino, di cui si stanno interessando gli uomini della digos, indispensabile per comprendere se davvero si rientra nella libera espressione del pensiero da parte di un singolo cittadino, come lo stesso docente rivendica, oppure le sue affermazioni vanno inquadrate in un contesto diverso. Non sono stati effettuati al momento altri sequestri. 

Nelle prossime ore alla denuncia dell’Università di Siena potrebbe aggiungersi quella annunciata dal governatore della Toscana Enrico Rossi e della comunità ebraica di Firenze che da subito ha detto che si sarebbe rivolta all’autorità giudiziaria.