I treni tornano a collegare Siena e Grosseto dopo un anno di stop per la frana

A dicembre 2016 la frana tra Buonconvento e Monte Antico. Speso un milione e mezzo di euro per il ripristino. Viaggio inaugurale sul treno a vapore

Il viaggio inaugurale dopo i lavori

Il viaggio inaugurale dopo i lavori

Siena, 10 dicembre 2017 - I treni tornano a collegare Siena e Grosseto. Da oggi infatti è stato riaperto alla circolazione ferroviaria il tratto tra Buonconvento e Montepescali. Questa mattina viaggio inaugurale in treno a vapore, presenti a bordo l'assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli, gli amministratori locali, il direttore territoriale produzione Firenze di Rete Ferroviaria Italiana Efisio Murgia e il direttore regionale Toscana di Trenitalia Gianluca Scarpellini.

La circolazione è stata sospesa a dicembre 2016 per i gravi danni riportati dall’infrastruttura ferroviaria in seguito a un movimento franoso nei pressi di Murlo fra Buonconvento e Monte Antico. Per il consolidamento – lavori avviati dopo le necessarie autorizzazioni delle autorità competenti – è stato realizzato un muro di contenimento formato da 77 pali di calcestruzzo del diametro di 60 centimetri, posizionati ad 11 metri di profondità. Ricostruiti anche 100 metri di rilevato ferroviario.

Le attività proseguiranno nelle aree esterne ai binari anche nei primi due mesi del 2018. Nella attività di cantiere sono state impegnate contemporaneamente fino a 25 maestranze di RFI e delle ditte appaltatrici che hanno utilizzato 5 autocarri e 15 macchine operatrici: escavatori, rulli compattatori, rincalzatrici, profilatrici e caricatori idraulici. L’investimento complessivo per il ripristino della linea, circa 1,5 milioni di euro.

«È sempre un'emozione pensare alla riapertura d una linea storica così panoramica e dal grande valore anche paesaggistico - commenta l'assessore Ceccarelli -: un viaggio straordinario che ci fa gustare scorci importanti, il cui fascino stamani è stato accresciuto dalla presenza di questa locomotiva storica». L'assessore pensa ai turisti, ma anche al valore di per sé del collegamento tra due città. «Ci auguriamo ora - aggiunge - che inconvenienti come quelli che hanno portato in tre anni all'interruzione per due volte della linea, con seri danni all'infrastruttura, non si ripetano».

Legambiente colloca la Toscana in cima alle graduatorie sul trasporto su ferro e la Toscana è tra le poche regioni a non aver chiuso le cosiddette linee ferroviarie secondarie. Anzi, le ha riaperte. «La Regione si sta impegnando nella loro valorizzazione - ricorda sempre Ceccarelli - e la grande partecipazione di stamani ci incoraggia ad andare avanti». «Crediamo nel treno come mezzo di trasporto sostenibile - prosegue -. Abbiamo lanciato la 'cura del ferro' prima che venisse sposata da tutti i livelli istituzionali. Abbiamo firmato un contratto con Trenitalia per il rinnovo al 70 per cento della flotta entro il 2019. Abbiamo già raggiunto un'ulteriore intesa e presto ci auguriamo di firmare un contratto per quindici anni e il rinnovo totale della flotta. Si è investito sulle infrastrutture, come il raddoppio della Pistoia-Lucca o della Granaiolo-Empoli, così come stiamo continuando ad investire nella politica dell'integrazione modale tra ferro, gomma, tramvia a Firenze e bicicletta».