Tornasol e il rifiuto di correre il Palio: "Positivo ai farmaci, ma non è doping" / FOTO

I risultati delle analisi a cui il cavallo è stato sottoposto

Tornasol si rifiuta di correre il Palio

Tornasol si rifiuta di correre il Palio

POSITIVO a farmaci, ma non con effetti dopanti. E’ questo il verdetto sulle analisi del sangue cui è stato sottoposto il cavallo Tornasol, che la sera del 2 luglio scorso si rifiutò di entrare fra i canapi spingendo la commissione veterinaria a escluderlo dalla carriera. Assegnato alla contrada della Tartuca e montato da Trecciolino, Tornasol con la sua ritrosia aveva tenuto la Piazza con il fiato sospeso per quasi un’ora.

Un atteggiamento che aveva spinto il procuratore Salvatore Vitello a dare incarico ai carabinieri forestali di effettuare un prelievo ematico «per verificare le cause della sua alterazione psico-fisica accertata dal collegio veterenario che hanno portato all’applicazione dell’articolo 50 del Regolamento per il Palio».

A distanza di oltre 20 giorni i risultati delle analisi sono finalmente arrivati a palazzo di giustizia accompagnati anche da una relazione di valutazione tecnica del competente ufficio del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. E’ stato lo stesso procuratore a darne notizie, nel pomeriggio di ieri, con una breve nota scritta con cui viene spiegato: «A fronte della negatività delle analisi relative ai prelievi effettuati alla data del 29 giugno è stata riscontrata, per i prelievi del 2 luglio scorso, la positività delle stesse con riguardo ad alcuni farmaci». Farmaci che non hanno influito sul comportamento. La procura esclude il doping. Ciò non esclude nuovi approfondimenti. Dovrà essere data una risposta al perché siano stati somministrati questi farmaci.