Terremoto, "Palazzi antisismici? Qui è un’utopia. Andrebbe demolito il centro storico"

Interviene l’assessore Mazzini. Le scuole sono gli edifici più sicuri

Piazza del Campo, Palio

Piazza del Campo, Palio

Siena, 26 agosto 2016 - Antisismica una città medievale? Il nodo è difficilmente scioglibile: da una parte ci sono norme attuali di costruzione in sicurezza non contemplate, dall’altra edifici che hanno retto diverse centinaia di anni e superato più di una calamità. Allora l’unica certezza di oggi è che intervenire, adeguandolo sismicamente, sul patrimonio immobiliare storico diffuso a Siena è operazione irreale, ipercostosa e quindi non sostenibile. "In questi anni il Comune ha proceduto verificando la tenuta sismica delle scuole di sua competenza – spiega l’assessore al patrimonio Paolo Mazzini –. Dall’analisi è risultato ad esempio anni fa che la scuola di Ravacciano aveva un coefficiente di sicurezza molto basso, per cui fu in principio chiusa e poi sottoposta a intervento di adeguamento: si demolì il piano superiore, sostituito da nuove edificazioni. Ora abbiamo approvato un altro grosso intervento di questo tipo per la materna di Costalpino, lavori da circa 300mila euro". Sempre in ambito scolastico vale la pena ricordare che l’istituto superiore "Galilei" si è visto vietare l’uso della palestra perché anni fa risultò che il cemento non era a tenuta antisismica.

Antisismicità dunque assai rara sulle lastre senesi: "Sugli edifici esistenti si interviene, per metterli a norma, con interventi migliorativi e con interventi di adeguamento sismico – continua l’assessore –. I primi sono lavori puntuali, per migliorare lo stato di salute agendo su alcuni punti; nei secondi invece si interviene complessivamente, sulla struttura. Evidente che questi ultimi sono lavori non realizzabili su un patrimonio tanto vasto, per cui tra l’altro non ci sono finanziamenti. Va poi detto che ci sono anche edifici moderni, fatti qualche decina di anni fa seguendo norme tecniche che non rispettano quelle attuali. Fino a qualche anno fa ad esempio si tendeva a sostituire i vecchi tetti lignei con nuovi in cemento armato. Poi è arrivato il sisma in Umbria e si è visto che questi pesanti tetti crollavano sui piani sottostanti, schiacciandoli.

Oggi si cerca di mantenere le strutture lignee con interventi di miglioramento della tenuta. Proprio ora si sta intervenendo all’Osservanza, con una tecnica attuale: inserimento di fibre di carbonio sulle volte in muratura". Infine, il piano di protezione civile: "Lo stiamo aggiornando – ancora Mazzini – e faremo formazione: la gente deve sapere cosa fare in caso di calamità. L’adeguamento va di pari passo con la cultura della protezione civile".