Gli orsi di peluche? "Deturpano il decoro". I vigili li fanno togliere dal ristorante

Alla Taverna del Capitano, in centro a Siena

Niccolò Moretti ha deciso di tenere all’interno  del ristorante i due orsi fatti togliere dalla strada

Niccolò Moretti ha deciso di tenere all’interno del ristorante i due orsi fatti togliere dalla strada

Siena, 16 dicembre 2017 - «Io sto con gli orsi»: è l’hashtag partito dalle lastre senesi con destinazione Comune. Ed è l’esempio chiaro di quando un’amministrazione locale scivola sulla buccia di banana, invece di provare a saltare ostacoli quotidiani ben più importanti.

La premessa vale ad introdurre il caso: in via del Capitano, a due passi da piazza Duomo, Niccolò Moretti, titolare della Taverna del Capitano, quest’anno ha pensato di illuminare e festeggiare il Natale comperando due orsi bianchi (di peluche naturalmente) e mettendoli in bella mostra fuori dal ristorante, seduti al tavolo, sotto ad un filo di luci e in compania di renne colorate. Una vetrina ‘coi fiocchi’ davvero.

Ma non per il Comune: due giorni fa infatti si sono presentati alla taverna due vigili urbani che «hanno intimato di togliere gli orsi dalla strada – racconta Niccolò Moretti – perché deturpano il decoro della città. E insieme a loro anche renne e addobbi vari. Sono arrivati senza nessuna ordinanza, un foglio di appoggio alla pretesa. Io non c’ero e così non ho potuto rispondere». Ma l’indomani Niccolò ha pubblicato un messaggio video su Facebook dicendo in sostanza al Comune che lui gli orsi bianchi li tiene lì dove sono, «e dove in tanti si fermano tutti i giorni a fotografarli: per me restano a mangiare ai tavoli della taverna a colazione, pranzo e cena per tutto il periodo natalizio. Del resto pago 1.800 euro per l’uso del suolo pubblico (per esporre i tavoli nella via) e perché non posso abbellire la scena con questi due grandi e bellissimi orsi di peluche?».

Un video ‘virale’ che ha scatenato il salotto buono senese: tanti i messaggi alzatisi nell’etere per dire, appunto, ‘io sto con gli orsi’.

Una presa di posizione dunque dell’amministrazione comunale decisamente impopolare, e forse anche inutile: «Sono tre anni che spendo questi 150 euro per mettere un anonimo filo di luci all’entrata del locale – ripercorre ancora Niccolò – Quest’anno ho pensato di fare una cosa diversa: anche perché questa è l’originalità cui Siena deve tornare, in cose ben più importanti, per farsi notare nel panorama uniforme. Se tutti facessimo vetrine diverse, creative, abbelliremmo la nostra città. E i tanti che in questi giorni si sono fermati davanti agli orsi a scattae foto ne sono la conferma. Due orsi bianchi, poi, e le renne, fanno solo atmosfera natalizia. Altroché deturpare il decoro cittadino».

In effetti la scena è solo bella, piacevole, magari curiosa, ma di indecoroso o oltraggioso non c’è nulla. In altre parole, la ‘parte’ se la potevano certamente risparmiare. «Due orsi bianchi seduti ad un tavolo non deturpano la città più del traffico che invade il centro storico sempre, più dei rifiuti ancora non raccolti lungo le vie a metà mattinata o dei cestini dell’immondizia strapieni», sottolinea Niccolò Moretti. A far capire che i problemi di una città turistica, che vive di immagine, sono decisamente altri.

Paola Tomassoni